Morto dopo la caduta dal tetto Domani l’ultimo saluto a Luigi

Luigi Sbardellati, a destra nella fotografia, insieme al figlio Marco
Luigi Sbardellati, a destra nella fotografia, insieme al figlio Marco
Luigi Sbardellati, a destra nella fotografia, insieme al figlio Marco
Luigi Sbardellati, a destra nella fotografia, insieme al figlio Marco

Si svolgeranno domani pomeriggio, alle 15, i funerali di Luigi Sbardellati. Ieri mattina è stato trasmesso all'anagrafe del Comune di Castrezzato il certificato di morte dello sfortunato 74enne, vittima di un tragico incidente domestico mentre si trovava sul tetto di casa sua per svolgere dei lavori di manutenzione La veglia funebre è invece stata fissata per oggi alle 17.45 presso la casa funeraria di via XXV Aprile, a Rovato. Da lì domani partirà il corteo funebre che raggiungerà verso la parrocchiale di Castrezzato. Il 74enne lascia nel dolore la moglie Albina e i figli Marco e Cristina. I familiari sono stati i primi ad accorrere al momento della disgrazia e a lanciare l'allarme: l'incidente è avvenuto martedì nell'abitazione di via Campagna dove il pensionato era intento a svolgere alcuni lavori di manutenzione sul tetto dell'abitazione. Da qui l'uomo ha compiuto un volo di circa 7 metri forse per una scivolata o un improvviso malore: l'impatto al suolo è stato tremendo. Sono arrivati sul posto l'auto medica dell'ospedale Mellini di Chiari, ma la gravità del caso ha richiesto anche l'invio dell'eliambulanza. Il 74enne era stato quindi trasferito agli Spedali Civili di Brescia dove è arrivato in gravissime condizioni. Sbardellati ha resistito fino a giovedì quando è stato dichiarato cerebralmente morto. Il suo decesso ha dato nuova vita ad altri, visto che Luigi era donatore di organi ed è stato così sottoposto a espianto. I protocolli hanno richiesto alcune ore e anche per questo motivo la comunità ha dovuto attendere quasi una settimana per l'ultimo saluto. Il figlio Marco ha salutato un'ultima volta il padre con un breve messaggio attraverso i social. «Lui era il mio papà, la persona più generosa, gentile, affettuosa e buona del mondo», le parole d’amore che ha usato per ricordarlo.•.

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