Ricorsi sul polo dell’Esselunga Colpo di spugna da 1,1 milioni

di Cinzia Reboni
Un rendering del futuro polo logistico Esselunga di Ospitaletto
Un rendering del futuro polo logistico Esselunga di Ospitaletto
Un rendering del futuro polo logistico Esselunga di Ospitaletto
Un rendering del futuro polo logistico Esselunga di Ospitaletto

Un milione e 100 mila euro di oneri di urbanizzazione secondaria dovuti da Esselunga per il nascente polo logistico saranno investiti in opere nei paesi limitrofi. È la proposta avanzata da Ospitaletto per chiudere la partita con i tre Comuni confinanti e disinnescare la spada di Damocle dei ricorsi al Tar che ancora pendono sull’operazione di riconversione dell’ex acciaieria Stefana, rischiando di bloccare un’operazione da 250 milioni di euro. MARTEDÌ SERA il Consiglio comunale sarà chiamato a votare l’accordo raggiunto con Esselunga, o meglio un’appendice alla convenzione urbanistica stipulata a suo tempo, che aveva dato origine a quattro ricorsi al Tar da parte di Cazzago, Travagliato e Castegnato sulla base dei presunti impatti sovracomunali generati dal piano attuativo e - in particolare l’ultimo - sul mancato avvio della procedura di perequazione territoriale. Ricorso appoggiato ad adiuvandum anche dal Comune di Rovato. Resta inoltre ancora aperto il ricorso al Tar da parte di Esselunga, legato alla costruzione del palazzetto dello sport, in quanto il gruppo della grande distribuzione non intende farsi carico direttamente del finanziamento della nuova struttura, un investimento da 5 milioni, inserito a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Il 2 agosto scorso Esselunga ha sottoscritto direttamente con i tre Comuni confinanti un accordo per la determinazione degli oneri da destinare all’esecuzione di opere mitigative e compensative strettamente connesse alla realizzazione del polo logistico, riconoscendo in totale 2,5 milioni di euro (1 a Cazzago e a Travagliato e 500 mila euro a Castegnato). «Per eliminare ogni contenzioso, chiudere ogni diatriba e accelerare la realizzazione dell’intervento - spiega il sindaco di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico -, fermo restando la posizione assunta dal Comune di Ospitaletto, che esclude ogni obbligo di perequazione, verrà concesso a Esselunga di scomputare dagli oneri di urbanizzazione secondaria il 50 per cento del costo delle opere da realizzare a Travagliato, Cazzago e Castegnato, per un importo massimo di 1 milione e 100 mila euro». A fronte dell’impegno, Ospitaletto mette nero su bianco che «le opere devono essere effettivamente necessarie e regolarmente documentate» e chiede sia ad Esselunga che ai tre confinanti «di rinunciare definitivamente a tutti i ricorsi presentati». «Si tratta di un documento che rafforza ulteriormente la nostra posizione originaria - commenta il sindaco di Castegnato, Gianluca Cominassi -: è evidente che in questo modo viene di fatto riconosciuta la “sovracomunalità” dell’operazione. Altrimenti perchè Ospitaletto, che si è sempre rifiutato di trattare con noi, dovrebbe rinunciare ad un milione di euro?». TESI SPOSATA anche dalle minoranze di Ospitaletto: «O è stata fatta una scelta sbagliata prima - sottolinea il consigliere Giuseppe Antonini della lista Ospitaletto da Vivere -, o si sta facendo adesso. Sono stati pagati tecnici ed esperti per redarre documenti e “pro veritate”, buttando tempo e soldi, per arrivare a questo punto. Sarnico ha sempre sostenuto che Ospitaletto non doveva niente a nessuno. Martedì dovrà spiegarci cosa è cambiato». •

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