Dopo il «passo falso» dell’incanto del 10 settembre, l’offerta presentata ieri per l’ex Vela di Corte Franca - 8 milioni di euro, a fronte di una base d’asta di 5,3 milioni - fa sperare per la riconversione di un’area ritenuta strategica per la Franciacorta. «Mai dire mai - sottolinea il liquidatore giudiziale Leonardo Cossu -, visto l’esito precedente. Ora scattano i dieci giorni di tempo per presentare eventuali nuove offerte». Cosa che è avvenuta, per esempio, a settembre, quando l’avvocato torinese Amedeo Roscboch, su delega di un investitore bresciano, si era aggiudicato il sito per 4.750.000 euro, cifra decisamente inferiore al prezzo base allora fissato a 6,204 milioni. «Erano arrivate due proposte migliorative, superiori del 10%, quindi l’asta è stata riaperta. Mi auguro che stavolta la cosa non si ripeta. Credo che 8 milioni siano un'offerta equa, che premia la perseveranza di chi ha creduto nell’operazione». (...)
Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola