Terra promessa, un
kolossal accende il
Carnevale di Darfo

di Claudia Venturelli
Lo spettacolare allestimento ispirato all’Egitto impreziosito da 140  figuranti ha stregato la giuria Il suggestivo colpo d’occhio della parata di carri allegorici La psicosi da contagio non ha rovinato il clima di divertimento L’evento di Darfo ha riscosso un grande successo di pubblico
Lo spettacolare allestimento ispirato all’Egitto impreziosito da 140 figuranti ha stregato la giuria Il suggestivo colpo d’occhio della parata di carri allegorici La psicosi da contagio non ha rovinato il clima di divertimento L’evento di Darfo ha riscosso un grande successo di pubblico
Carnevale in Piazza Loggia e Carnevale di Darfo (Fotolive)

Il Carnevale di Darfo è stato più forte della psicosi da coronavirus che dilaga in queste ore. L’evento ha «dribblato» in extremis anche i divieti dell'ordinanza della Regione Lombardia che imponeva di sospendere sfilate e cortei di carri allegorici e gruppi in maschera. Dopo una mattinata scandita da tentennamenti, alla fine è scattato il semaforo verde. Tra due ali di folla, dieci tra carri allegorici e gruppi hanno sfilato come da tradizione da piazza Donatori di sangue a Darfo al piazzale della stazione di Boario tra maschere, animazione, stelle filanti. La sfida a colpi di creatività e goliardia ha coinvolto «La vecchia fattoria» di Fucine, «Pac-man», «Le moneghe de Janec» e «Pinocchio» provenienti da da Gianico, l'«Egitto e l'uscita del popolo da Israele» di Darfo che ha lasciato tutti a bocca aperta per i suoi 140 figuranti. In parata anche i «Mimi» di Costa Volpino, «La famiglia Addam's» di Clusone, «I montecchiesi e la smartphonite acuta» e «I Flinstones» di Montecchio. «ABBIAMO SCELTO -ha spiegato Gio Corti a nome pro loco che ha organizzato l’evento - di rispettare il programma e la gente ci ha dato ragione a giudicare dal successo. Come sempre dietro questo evento c'è il lavoro di molti, parrocchie e volontari e noi ci auguriamo che il prossimo anno i partecipanti siano ancora di più, perchè è sinonimo di aggregazione». Una festa che ha unito grandi e piccoli e se sulla carta doveva essere un grande evento, nella realtà lo è stata per davvero grazie anche all'intrattenimento dello speciale bus organizzato dalla pro loco e alle chiacchiere distribuite gratuitamente e in abbondanza ai presenti. Così la formula che tanto piace anche alle singole maschere arrivate alla spicciolata nel piazzale della stazione di Boario è stata confermata anche per l'edizione 2020 che ha premiato con attestato e soldi il carro più bello, il gruppo più bello e la maschera più curata. La festa si è chiusa con il carro di Darfo che ha sbaragliato il campo. Sul secondo gradino del podio Gorzone, terzo il carro di Montecchio che sbeffeggia la modernizzazione. Per i gruppi invece è Clusone a portarsi a casa lo scettro destinato all’allestimento più bello. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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