Autonomi ma in sinergia: è la sfida degli asili

di L.RAN.
La scuola materna «Paolo VI» di Capodiponte
La scuola materna «Paolo VI» di Capodiponte
La scuola materna «Paolo VI» di Capodiponte
La scuola materna «Paolo VI» di Capodiponte

Non ci sono solo le unioni di Comuni: in Valcamonica si sperimentano anche le collaborazioni fra scuole materne. Sta succedendo a Capodiponte, dove è stata avviata una sinergia fra la «Paolo VI» del capoluogo e la «Annunciata Cocchetti» di Cemmo: facendo rete, i due direttivi ritengono di poter risolvere anche i problemi economici, con particolare riferimento all’asilo della frazione. Una collaborazione che però terrà sempre distinte le rispettive identità e pensata «per creare nuovi e stimolanti energie», scrivono i genitori promotori dell’iniziativa. Le famiglie interessate sostengono che «la sola idea del progetto, unita alla necessità di rinnovarsi per poter sopravvivere anche alle crescenti difficoltà economiche che colpiscono i bilanci di tutte le paritarie, ha fatto uscire dal torpore il cuore pulsante delle scuole, stimolando un continuo fiorire di proposte e di nuovi progetti dei quali si è cercato di fare sintesi». Per esempio, l’idea è di offrire un orario calibrato sulle famiglie, con la possibilità d’ingresso alle 7,30 per venire incontro alle esigenze lavorative dei genitori, e contemporaneamente, dalle 16 alle 18 di ogni giorno si attiveranno laboratori facoltativi di musicoterapia, cucina, creatività e altro ancora. C’è poi l’intenzione di introdurre un nuovo profilo: il coordinatore didattico, vale a dire un pedagogista, che sarà al servizio della famiglia e a sostegno degli insegnanti. Ancora: il progetto dei genitori prevede l’apertura della scuola materna nel periodo estivo, attivando anche un Grest in luglio. COME DETTO, le due realtà rimarranno distinte e soprattutto, sottolineano ancora i genitori, «resteranno immutati i valori e l’etica che contraddistinguono la nostra formazione cattolica, con i bambini al centro del progetto formativo». Le materne al centro dell’attenzione hanno una lunga storia: la parrocchia di Capodiponte istituì l’asilo nel 1883, mentre furono le suore Dorotee a volere la scuola cattolica a Cemmo, proprio nelle vicinanze dell’Istituto delle religiose di Santa Dorotea. «Questa eredità - concludono i genitori - deve essere custodita e rinvigorita dalle famiglie scommettendo sulla creazione di una scuola nuova, più vicina a loro e con il bambino sempre al centro». Sinergia, quindi. Anche se qualcuno ha immaginato l’istituzione di una sola materna che raccolga la cinquantina di piccoli: attualmente poco meno di quaranta nel capoluogo e una quindicina nella frazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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