Cantieri, l’ex statale si è messa di traverso

di Lino Febbrari
Il punto in cui sarà necessario costruire un muraglioneIl nuovo ponte della ex statale 294 ormai ultimato
Il punto in cui sarà necessario costruire un muraglioneIl nuovo ponte della ex statale 294 ormai ultimato
Il punto in cui sarà necessario costruire un muraglioneIl nuovo ponte della ex statale 294 ormai ultimato
Il punto in cui sarà necessario costruire un muraglioneIl nuovo ponte della ex statale 294 ormai ultimato

Al nuovo ponte mancano solo alcuni dettagli per essere completato, ma all’altezza del tornante al quarto chilometro, dove in una settimana verrà ultimata la posa della rete paramassi, un imprevisto costringerà l’impresa a costruire un breve muraglione in calcestruzzo ancorato alla roccia. Un imprevisto che causerà un lieve ritardo, ma anche in questo caso l’opera dovrebbe essere finita entro la primavera. Parliamo del (quasi) traguardo per gli interventi di riqualificazione avviati dalla Provincia lungo la ex statale 294: l’arteria che da Forno Allione risale l’omonima vallata fino al passo del Vivione. Si tratta di un’arteria frequentata soprattutto in estate da migliaia di motociclisti e ciclisti, alla quale nell’ultimo decennio il Broletto ha prestato attenzione spendendo milioni per sistemare (nei primi cinque chilometri) le situazioni più a rischio e per eliminare diverse strettoie. In particolare, i due interventi in ultimazione (per 640 mila euro) sono serviti per allargare di alcuni metri la carreggiata, e permettere anche ai bus più ingombranti di raggiungere Paisco. Il nuovo viadotto che unisce le sponde del torrente ha inglobato il vecchio, con arco e spalle costruite prevalente in pietra. Per sostenere l’impalcato, che ha permesso di raddoppiare la larghezza della sede stradale senza demolire la struttura esistente, sono state posate possenti travi in acciaio cort-en che appoggiano su pile in calcestruzzo. QUESTA stessa area era stata messa in sicurezza un paio di anni fa, col ripristino della scarpata franata per le piogge: un evento che aveva bloccato la circolazione per alcuni giorni, isolando gli abitanti di Paisco e delle frazioni. Quanto alla curva a gomito 700 metri circa più a monte, i lavori hanno contemplato l’ampliamento del raggio di svolta, in modo che anche qui, come sul ponte, sia agevolato il passaggio dei mezzi pesanti. Proprio in questo punto, però, bisognerà aspettare la realizzazione del muro-barriera in grado di bloccare i massi che dovessero staccarsi dalla parete. Un’opera non prevista, che si è resa necessaria per la pericolosa disgregazione della roccia durante l’esecuzione dell’intervento. •

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