Finalmente i fondi ci sono e il Comune cerca tecnici per «guarire» il territorio

di G.GAN.
Uno dei cantieri aperti dopo le bombe d’acqua del 2019
Uno dei cantieri aperti dopo le bombe d’acqua del 2019
Uno dei cantieri aperti dopo le bombe d’acqua del 2019
Uno dei cantieri aperti dopo le bombe d’acqua del 2019

Il Comune di Angolo ha bisogno urgente di tecnici, di esperti per la progettazione di interventi sul territorio comunale ferito. Una necessità portata dall’accelarazione del percorso destinato a mettere in sicurezza le zone danneggiate seriamente dagli eventi calamitosi del giugno del 2019. Lo stato di calamità naturale dichiarato dal Consiglio dei ministri ha fruttato nei mesi scorsi allo stanziamento di fondi per la realizzazione di sette progetti. Contributi destinati a sanare i danni provocati dall’esondazione di alcune valli laterali del torrente Dezzo. Il dipartimento di Protezione civile ha approvato gli interventi sulla valle di Padone (per 350mila euro), quella del Bassile (230mila) e di Se (400mila). Saranno poi completati gli interventi urgenti sulla valle della chiesa di Mazzunno (150mila euro) e su quella delle Terme (per 140mila). Inoltre si lavorerà sulle aree a monte della strada che collega Mazzunno con la località montana di Prave (150 mila euro). L’intervento più consistente è quello programmato per il consolidamento delle sponde del Dezzo danneggiate dalle esondazioni delle valli laterali (per 411mila euro). Il Comune ha nominato come responsabile unico del procedimento il tecnico comunale; poi ha avviato un’indagine di mercato per selezionare i professionisti che dovranno progettare i lavori presentando le domande entro le 18 del 5 novembre. A ogni tecnico sarà affidato l’incarico di una sola delle sette opere in programma, e dovranno seguire progettazione, direzione lavori, contabilità, sicurezza e prestazioni professionali accessorie. I MODULI per le domande si trovano sul sito del Comune, devono essere sottoscritti digitalmente e inviati con la piattaforma regionale Sintel Arca. Il responsabile unico del procedimento dovrà vagliare la documentazione presentata dai candidati e scegliere quelli che possono ottenere l’incarico. Seguirà poi la procedura per l’appalto dei lavori. Iter che dovrebbe essere accelerato per garantire al più presto il risanamento del territorio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti