È stata fondata nel 1922 dopo il ritorno dei residenti allontanati dal paese durante la Prima guerra mondiale e ricostruita dopo il devastante bombardamento austriaco del 27 settembre 1917 che lasciò in piedi la chiesa e pochi altri edifici, ed è stata intitolata all’allora regina Elena: la pergamena originale dell’atto regio firmato da Vittorio Emanuele III è conservata gelosamente in un forziere dal parroco don Alessandro Nana. Parliamo della ormai secolare scuola dell’infanzia di Ponte di Legno che ha accolto nell’ampio giardino i 60 bambini che la frequentano, i loro genitori, le autorità e i cittadini per la festa conclusiva delle numerose iniziative tenute durate tutto l’anno per festeggiare il centesimo compleanno. «Un traguardo importante per la nostra realtà - osserva Fausto Maroni, presidente della Fondazione che gestisce l’asilo del centro camuno - Negli anni grazie all’impegno di molte persone, tra i quali tanti benefattori, si è evoluta e dal fabbricato dove è nata (l’attuale sede dell’Unione dei Comuni e della Polizia locale) ci siamo trasferiti in questo immobile moderno e funzionale. Siamo veramente felici di poter festeggiare con i bambini e con tutta la popolazione». La fondazione Regina Elena è costituita da membri nominati dal Comune e dal parroco pro tempore, a libro paga ha una quindicina di dipendenti, tra cui 4 maestre (1 di madre lingua inglese), un istruttore di educazione fisica, una pedagogista e due cuoche, le quali si occupano anche della mensa per gli alunni dell’attigua scuola primaria di primo grado. «Oltre all’attività didattica vera e propria svolgiamo altri servizi per la cittadinanza - aggiunge Maroni - che in futuro cercheremo di implementare ulteriormente, con figure professionali nuove, mantenendo sempre però al centro le famiglie e i problemi che hanno». La scuola materna dalignese fa parte della grande famiglia degli istituti paritari aderenti alla Fism. Per partecipare all’importante evento conclusivo da Brescia è salito in alta valle il presidente provinciale Massimo Pesenti. «Sono 245 nella nostra provincia le scuole dell’infanzia associate alla Fism frequentate da ben 20mila bambini – elenca Pesenti - possiamo quindi affermare che si tratta di un’aggregazione molto diffusa sul territorio. Che nonostante alcune difficoltà dimostra, e sono convinto riuscirà a dimostrare sempre più negli anni a venire, un’alta qualità didattica grazie all’elevata professionalità del corpo docente, alle famiglie che ci hanno scelto e alle comunità che ci sostengono moralmente e finanziariamente».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA