La seconda vita del municipio comincia dall’ufficio postale

di Luciano Ranzanici
L’ex municipio di Ceto a ristrutturazione conclusa
L’ex municipio di Ceto a ristrutturazione conclusa
L’ex municipio di Ceto a ristrutturazione conclusa
L’ex municipio di Ceto a ristrutturazione conclusa

Luciano Ranzanici Il vecchio municipio e l’ex caseificio hanno convissuto per anni nell’unico edificio rappresentando una delle brutture del centro storico di Ceto. Le precedenti amministrazioni non erano riuscite a realizzare nulla per risolvere la situazione, mentre la giunta del sindaco Marina Lanzetti, dopo aver collocato il recupero dell’edificio fatiscente tra le opere da attuare è riuscita nell’obiettivo, e dopo un intervento di sette mesi per la messa in sicurezza si è concluso il rifacimento dell’ufficio postale, che ora si trova al piano terra dello stabile, aperto a tutti senza barriere architettoniche. Oggi è in cartellone proprio la riapertura di questo servizio, e ci sarà anche tempo per l’inaugurazione e la benedizione dei locali (alle 10,30). La ristrutturazione del vecchio fabbricato è costata mezzo milione ed è stata finanziata con i fondi per i Comuni confinari (gli ex Odi): la stessa fonte del denaro che ora verrà impiegato nella riqualificazione di una parte del centro storico, con la creazione di un parcheggio in via Marconi, la sistemazione e la pavimentazione di via San Giorgio e la posa di lampade a led nel paese vecchio. L’EX MUNICIPIO, classificato come edificio storico dalla Sovrintendenza e prima in condizioni a dir poco precarie, è stato rimesso completamente a nuovo nei tre piani con un intervento progettato dall’architetto Gabriele Bersani. Rimane per ora da definire la destinazione degli altri livelli: il sindaco ipotizza tra le altre cose la creazione di una biblioteca per studenti universitari utilizzabile anche come spazio di studio. La ristrutturazione dell’ufficio postale, che ora si trova su un unico livello, è stata concordata con Luisella Gnocchi, direttrice della filiale Brescia 2 di Poste italiane, e ha portato all’installazione di uno scivolo per favorire l’accesso ai disabili e a una nuova disposizione interna, con l’eliminazione dei vetri divisori. Lo sportello è rimasto chiuso per mesi, e in occasione della riapertura il primo cittadino ringrazia i volontari dell’associazione Gaia, che nei mesi di stop si sono fatti carico del trasporto delle persone anziane, impossibilitate a muoversi autonomamente, all’ufficio di Braone. •

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