Il sorvolo in elicottero del nivologo incaricato dalla Provincia, Federico Rota, ha evidenziato tutte le criticità che permangono in quota, sul monte Trabucco e nella zona circostante, dove sabato mattina si è staccata la valanga che è arrivata fin sulla strada a Campolaro e lungo la via dell’Amicizia. Ma la situazione, con l’abbassamento delle temperature, è stabile. Massima allerta lungo la provinciale 345, chiusa al traffico non solo da un’ordinanza provinciale, ma anche da una del Comune di Bienno che ha istituito la sorveglianza tra le 7 e le 18 di Protezione civile e carabinieri forestali al fine di evitare che anche a piedi ci si avvicini. IL FRONTE di circa 200 metri per un chilometro di lunghezza che si è aperto in quota continua a preoccupare. La task force, che resterà attiva anche nei prossimi giorni, intende tutelare l’incolumità delle persone e scongiurare che si ripeta quel che è successo sabato quando sui cumuli di neve che in alcuni punti arrivano a misurare 6 metri di altezza, per verificare che non fosse rimasto sotto nessuno, hanno dovuto lavorare tutto il giorno Soccorso alpino, Guardia di finanza, cinofili e Protezione civile. Alcuni scialpinisti infatti, incuranti dei divieti, si erano avventurati prima con le macchine, che sono rimaste bloccate in Campolaro, e poi a piedi. Intanto però ieri è stato il giorno degli accertamenti e delle possibili strade da percorrere. Difficile dire se la provincia, titolare della strada, si occuperà dello sgombero. Ci sono due ordini di problemi, quello economico e quello dello spazio (che non c’è) per spostare la neve. Ma soprattutto, essendo la stagione ancora nel vivo, potrebbe nevicare ancora, È l’eterno dilemma della 345 che ogni anno viene bersagliata dalle polemiche, nonostante non ci siano residenti ma solo seconde case. OGGI anche i tecnici della Provincia saliranno in quota e poi si tireranno le somme. Certo è che se, come già successo nel 2009, la neve dovesse essere lasciata lì, non basterebbero due mesi per vederla sciolta. «Siamo a gennaio - spiega Giambattista Sangalli, responsabile settore bonifiche montane della Comunità montana di Vallecamonica- e le temperature fanno la differenza. Ma sono valutazioni che farà la Provincia. Il sindaco di Bienno Massimo Maugeri intanto ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato e lavorano per ripristinare le condizioni di sicurezza e chiesto a tutti di rispettare le ordinanze. • © RIPRODUZIONE RISERVATA