Sci, il Natale di Borno è stato uno spettacolo

Scorci invernali del comprensorio sciistico di Borno che festeggia ottimi numeri
Scorci invernali del comprensorio sciistico di Borno che festeggia ottimi numeri
Scorci invernali del comprensorio sciistico di Borno che festeggia ottimi numeri
Scorci invernali del comprensorio sciistico di Borno che festeggia ottimi numeri

Ventimila presenze complessive e una giornata record, quella del 2 gennaio, durante la quale sono stati registrati duemila primi ingressi ai tornelli. Borno Ski area ha mandato in archivio le vacanze di Natale con il sorriso, nonostante i tre giorni persi per il guasto alla seggiovia che porta in quota, e adesso guarda alla seconda parte della stagione incrociando le dita perché non si verifichino restrizioni sanitarie. Superato a pieni voti il periodo più importante si concretizza l’idea che diversificare l’offerta resta la scelta vincente. «Oltre ai clienti storici abbiamo registrato nuovi arrivi, tanti ragazzi giovani che non erano mai stati qui, tante famiglie che hanno scoperto la nostra ski area - il commento dell’amministratore delegato Demis Zendra - e questo ci fa immensamente piacere, vuol dire che stiamo lavorando e andando nella giusta direzione». La direzione è quella scelta da qualche anno che privilegia lo sci da discesa ma allo stesso tempo incentiva l’utilizzo degli impianti anche da parte dei pedoni e riserva spazi agli scialpinisti. L’inverno «bucato» dello scorso anno è un lontano ricordo, ma pesa ancora nonostante la certezza che c’è voglia di neve, di sci e di stare all’aria aperta. «La giornata record è stata registrata il 2 gennaio quando più di duemila persone hanno varcato i tornelli di accesso agli impianti. Un record quasi storico, certamente il dato più importante degli ultimi anni». E una boccata d’ossigeno che fa bene al sistema che muove un’intera economia. «L’abbiamo notato negli adulti ma anche nei bambini: tantissimi quelli che si sono avvicinati alla disciplina anche grazie agli incentivi, dalla Regione alla Comunità montana, che vanno in questo senso». In queste notti fredde l’impianto di innevamento programmato, vista la carenza di neve naturale, funziona a pieno regime e la speranza è di aprire anche la parte di comprensorio ancora chiusa. «Nonostante questo - chiude Zendra -, il nostro Natale è stato coi fiocchi e siamo pronti per proseguire». Riprese intanto dopo la pausa natalizia anche le risalite notturne, il martedì e il giovedì, col rifugio aperto al monte Altissimo. Si può risalire tra le 16,30 e le 22 dalle piste Ogne e Pian d’Aprile.•.

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