La neve di questi giorni ha fatto la sua parte, coprendo tutto e rendendo impossibili le verifiche sullo stato dei cantieri, ma dalle recenti decisioni prese dalle amministrazioni comunali si scopre che, passo dopo passo, i lavori di riqualificazione della strada per Montecampione stanno dando i primi importanti frutti. Il dissesto presente nella località Valmorino, nel territorio di Piancamuno, ha trovato soluzione da poco più di una settimana, con la smobilitazione del cantiere e le asfaltature. Hanno invece raggiunto il terzo stadio di avanzamento, e sono quindi prossimi alla chiusura, pure i due lotti relativi alla strada per Bassinale, di competenza di Artogne. E già si guarda al 2021, per proseguire nell’opera di adeguamento dei circa sette chilometri e mezzo che dal villaggio turistico di quota 1.200 portano al Plan, e consentono poi di inoltrarsi verso l’Alpe Rosello. L’incarico per il rilievo dei tratti più malconci, con lo scopo di procedere alla captazione delle acque di scolo, alla loro regimazione e alle successive asfaltature, ovvero il cosiddetto quinto lotto del progetto generale di riqualificazione, è stato affidato a un ingegnere di Iseo. Si vuole essere pronti per dare seguito, non appena la primavera lo permetterà, alla conclusione di quanto previsto dall’Accordo quadro regionale per lo sviluppo e la valorizzazione turistica della bassa Valcamonica. Accordo che fa parte del più ampio programma concordato nel 2019 tra Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comunità montana relativo alle tre valli, Camonica, Trompia e Sabbia. La spesa legata al futuro quinto stralcio della strada per Bassinale ammonta a 348mila euro, ed è coperta per circa il 48% dalla Regione e per il resto, con un impegno finanziario equivalente, da Comunità montana e Provincia. L’anno che sta per iniziare vedrà quindi aprirsi il cantiere per la sistemazione della strada Montecampione/Alpe Rosello, e poi dovrebbe essere la volta buona per la realizzazione del bacino di accumulo in Bassinale. NEL 2022 toccherà ai lotti 3 e 4 dedicati al risanamento delle gallerie para slavine. Queste ultime si trovano in uno stato di degrado a causa dell’accumulo di materiale sopra le solette, della corrosione delle armature che ha portato in più punti all’espulsione dei copriferro e delle infiltrazioni d’acqua. Tre anni di lavori, necessari a ridare dignità a una strada essenziale per Montecampione e in particolare per raggiungere la parte alta del comprensorio, nella quale si trova l’insediamento abitativo de «Le Baite» e dalla quale prendono il via diversi impianti di risalita. E che è anche punto di partenza per molte escursioni verso il laghetto di Rondeneto (in quel di Gianico), la foresta demaniale di Valgrigna e il monte Muffetto. •