IN VALCAMONICA

Tracce di norovirus nell’acqua: stop all’uso potabile al Tonale

I test dell’Ats scattati in seguito a una serie di casi di gastroenterite. Il sindaco chiarisce: «È solo un misura precauzionale»
Stop all'uso di acqua potabile al Tonale, ma solo in via precauzionale
Stop all'uso di acqua potabile al Tonale, ma solo in via precauzionale
Stop all'uso di acqua potabile al Tonale, ma solo in via precauzionale
Stop all'uso di acqua potabile al Tonale, ma solo in via precauzionale

«Per fortuna il problema si è manifestato a stagione invernale finita, quando il comprensorio è praticamente deserto perché anche gli ultimi turisti se ne sono andati, altrimenti sarebbe stata davvero una catastrofe», osserva il sindaco di Ponte di Legno, Ivan Faustinelli, costretto a vietare l’uso dell’acqua potabile ai residenti del Passo del Tonale.

Il provvedimento è scattato in seguito alla comunicazione dell’ Ats della Montagna che segnalava che «i valori rilevati a seguito di accertamenti effettuati su campioni prelevati non rendono temporaneamente l’acqua idonea ai fini alimentari». Il monitoraggio era stato promosso sulla scorta di episodi di gastroenterite acuta registrati all’inizio di aprile nella zona del Tonale. Ma anche molti cittadini di Temù, Ponte e di altri paesi vicini (compresi alcuni sul versante trentino del valico) avrebbero lamentato i sintomi dell’infezione.

Che generalmente può essere provocata da virus a trasmissione aerea, dalla contaminazione di alimenti o dal consumo di acqua che sgorga dal rubinetto. «Da un primo confronto con Ats si è ipotizzato che si trattasse di una forma virale a trasmissione aerea – spiega Faustinelli -, in quanto, appunto, diversi casi simili sono stati rilevati anche in zone servite da altre reti acquedottistiche. Tale ipotesi pare suffragata poi dal fatto che tante persone con simili sintomi soggiornavano in alberghi che utilizzano esclusivamente acqua in bottiglia. Inoltre, statisticamente le contaminazioni da consumo di acqua colpiscono la quasi totalità della popolazione e non solo una parte, come successo in questo frangente».

Il monitoraggio

Nonostante l’acqua non sia la principale indiziata delle infezioni registrate a inizio aprile, in via precauzionale gli enti preposti hanno disposto le analisi di alcuni campioni prelevati dall’acquedotto e gli esperti hanno indagato i fattori microbiologici più Comuni, oltre che la Salmonella e il norovirus.

«I primi esiti – rileva il sindaco di Ponte di Legno– hanno confermato che i valori riscontrati non fossero tali da causare l’insorgere di sintomi gastroenterici. Tuttavia, qualche giorno dopo, una volta approfonditi gli accertamenti, sono state riscontrate lievi tracce di norovirus. Pertanto, come prevede la normativa, ho firmato l’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua a tutela della pubblica incolumità. Ciò non significa necessariamente – puntualizza con fermezza il primo cittadino di Ponte di Legno –che i casi di malessere del Tonale siano riconducibili al consumo di acqua, in quanto è assodato che la maggior parte dei turisti che hanno contratto la gastroenterite non hanno mai avuto alcun contatto con la rete nella quale è stato rilevato il virus».

Le prospettive 

Non appena l’Ats renderà noti i risultati delle controanalisi e le condizioni meteo permetteranno l’accesso alle vasche di accumulo il Comune provvederà a sanificare l’intera rete dell’acquedotto e non solo di quella al servizio della frazione Tonale.

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