il caso

Cane ucciso a calci dai ladri a Serle, Brambilla: «Vanno inasprite le pene»

La presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente è la prima firmataria e relatrice di una proposta di legge per la riforma del codice penale
A Serle dei malviventi hanno ucciso un cane meticcio
A Serle dei malviventi hanno ucciso un cane meticcio
A Serle dei malviventi hanno ucciso un cane meticcio
A Serle dei malviventi hanno ucciso un cane meticcio

A Serle in provincia di Brescia è stato ucciso un meticcio di dodici anni da parte di alcuni ladri. Il cane abbaiava e cercava di ostacolare i malviventi che non hanno esitato a prenderlo a calci fino a farlo morire. Sul fatto si è espressa Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e prima firmataria e relatrice dell'AC30, pdl "trasversale" che riforma le norme del codice penale per chi uccide e maltratta gli animali: "Tengo a esprimere la massima solidarietà e vicinanza alla famiglia che, in provincia di Brescia, è stata vittima di ladri e criminali violenti della peggior specie che hanno massacrato anche il loro povero cane. Chi uccide un animale con simile crudeltà non può farla franca: per questo serve approvare al più presto la mia proposta di legge per inasprire le pene!".

Brambilla: "Uccidere un animale domestico reato considerato ancora troppo blando

"Se verranno identificati e arrestati - prosegue la deputata - questi "mostri senza pietà" come li ha giustamente definitivi la figlia della famiglia colpita potrebbero forse andare in carcere, peraltro per un brevissimo periodo, solo per il furto o il cumulo di reati: l'uccisione di un animale domestico, di per sé, è un reato considerato ancora troppo blando. Penso che le cose debbano cambiare, e in fretta, come chiede la sensibilità degli italiani. Per questo è arrivata l'ora di approvare la mia proposta di legge per avere sanzioni severe per chi maltratta e uccide gli animali. Rivolgo quindi un appello a tutte le forze politiche affinché sostengano finalmente la riforma senza più distinguo e tentennamenti".

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Il precedente, sempre nel Bresciano

Non è la prima volta che un fatto così crudele accade in provincia di Brescia. A fine gennaio era accaduto a Marone, dove dei  malviventi che cercavano di introdursi in una villetta   si sono trovati davanti a Laika, un cane di piccola taglia che ha cominciato ad abbaiare. La meticcia di 4 anni è stata presa a calci con una violenza inaudita: a causa dei traumi interni la cagnolina è morta dopo una breve agonia. 

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