Negozi e imprese: dalla crisi al rilancio

di Claudio Cazzago
Il vicesindaco Federica Taddei
Il vicesindaco Federica Taddei
Il vicesindaco Federica Taddei
Il vicesindaco Federica Taddei

Il commercio a Nuvolento è vivo e ha marcato una netta inversione di tendenza rispetto al 2015: questo dicono i dati forniti dall’assessore Federica Taddei.

«Nel 2015 avevamo assistito a una sostanziale parità tra attività nuove e cessate - spiega l'assessore - mentre i dati definitivi del 2016 mostrano un saldo netto di + 13 tra imprese che hanno aperto i battenti rispetto a quelle che, invece, hanno concluso il proprio ciclo. La nostra amministrazione ha puntato su politiche coerenti dal punto di vista del sostegno all'esercizio di vicinato, ovvero a quei piccoli negozi e pubblici esercizi che rendono più ricco il territorio e il paese».

Un paese che, non a caso, mostra un centro piuttosto denso di negozietti, caffè, piccole attività artigianali legate al terziario. I numeri parlano chiaro: nel 2015 cessarono l'attività 15 negozi e botteghe artigiane, esattamente lo stesso numero furono le nuove aperture; a risentirne maggiormente furono i negozi di alimentari e le attività produttive artigiane. Nel 2016 invece, a fronte di 10 cessazioni, sono state 23 le nuove intraprese, così ripartite: 6 esercizi di vicinato (piccole botteghe), 6 pubblici esercizi (bar caffè e gelaterie), 8 attività produttive artigianali e, novità, 3 imprese di vendita per corrispondenza e commercio elettronico.

In tutto le attività artigiane assommano oggi a 93, i negozi sono 32, una privativa con licenza tabacchi e 4 concessionarie per vendita auto usate; 4 le medie strutture (supermercati e minimarket), 5 le autorizzazioni per commercio ambulante.

Per quanto concerne i pubblici esercizi, essi sono in tutto 16, di cui 6 sono ristoranti o pizzerie; sono anche presenti sul territorio comunale un agriturismo e tre b&b. Nuvolento è ancora un paese legato all'agricoltura, il che è testimoniato dalla presenza di 12 aziende agricole e dalla presenza, al mercato settimanale, di due posti riservati ai produttori rurali, assegnati a rotazione a tre realtà dell'agricoltura di qualità a chilometro zero. I posteggi del mercato sono in tutto 31, mentre il commercio all'ingrosso vede tre punti vendita. Infine completano il quadro 8 attività artigianali di tipo alimentare, 31 uffici e servizi del terziario, 5 parrucchieri e barbieri, 4 estetiste, ben 11 tra officine di meccanico e di carrozzeria, una farmacia e un'edicola con tabaccheria.

Il commento dell'assessore è volto alla speranza: «I dati ci confortano - dice - e ci fanno guardare al futuro con fiducia, perché il commercio è una spia importante che evidenzia criticità o sanità del tessuto sociale».

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