«Comitato SalvaBiblio». Così si fanno chiamare: poche parole, ma già si capisce tutto. Un pugno di vobarnesi, appassionati lettori, assidui frequentatori della biblioteca comunale (e tra loro genitori e insegnanti): si sono rimboccati le maniche, hanno girato tutto il paese, anche porta a porta, e in poche settimane hanno raccolto più di 800 firme, e solo di residenti a Vobarno. Il motivo? Fare massa critica e dire no all’ipotesi, che ormai circola da tempo, di chiudere l’attuale biblioteca (ricavata nell’ex punteria della Falck) e trasferirla negli spazi dell’ex municipio. «Quella del trasloco forzoso non è una voce ufficiale, ma insistente - spiega Ilaria Tiboni, tra le promotrici della petizione - e a cui noi ci opponiamo non per fare polemica, senza accuse, ma in cerca di dialogo per far capire a chiunque ci sarà, tra poco si vota, che una decisione come questa avrà un peso non indifferente sulla nostra comunità. Siamo semplici cittadini, legati affettivamente alla biblioteca e a tutto quello che significa: non solo i contenuti, gli spazi e gli eventi, ma anche per quello che rappresenta, la testimonianza di quello che era Vobarno in passato, quasi un monumento. È come se i nostri nonni, le generazioni precedenti ci dicessero: abbiamo lavorato duramente per farvi studiare, per farvi leggere e imparare». IL LAVORO certosino di raccolta delle adesioni si concluderà nei prossimi giorni: mille firme è l’obiettivo. «Ma non sono firme e basta - continua Tiboni - Le persone noi le abbiamo incontrate, ci abbiamo parlato una a una. Conclusa la raccolta, le porteremo in municipio: a disposizione dell’amministrazione comunale, ma anche delle liste che si candideranno alle prossime elezioni». Tra i primi firmatari, e i principali endorser della petizione, c’è anche l’ex bibliotecario Gian Bonelli, andato in pensione da poco dopo circa 40 anni di attività. «La biblioteca negli anni è diventata il punto nevralgico della Valsabbia e dell’Alto Garda - dice Bonelli - e adesso invece sento dire che si deve risparmiare, che bisogna trasferirla nell’ex municipio, che è grande la metà. Già non ci staranno i libri, mi chiedo come faranno a starci anche le persone. Posso solo augurarmi che la biblioteca rimanga dov’è, che sia salvaguardata e anche potenziata. E questo lo dico a tutti i candidati che verranno: non basta tenerla aperta, la cultura bisogna valorizzarla». La raccolta firme intanto volge al termine: questi sono gli ultimi giorni. I moduli si trovano nei negozi e nei bar. E se qualcuno vuole saperne di più, basta fare un salto in biblioteca: il Comitato SalvaBiblio parte proprio da qui. • © RIPRODUZIONE RISERVATA