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Ponte Caffaro una beffa: il Bailey resta solo un miraggio

Ponte Caffaro

Doveva già essere lì da un pezzo, ma del ponte temporaneo Bailey, voluto per cercare di risolvere i problemi di viabilità in quel di Ponte Caffaro, non c’è nemmeno l’ombra.

Le tempistiche non rispettate

Le previsioni più ottimistiche lo vedevano già posato a Natale 2021, invece sono passati quasi due anni ed è stata chiesta una proroga di altri 90 giorni. I lavori per la collocazione della passerella, da piazzare fra il manufatto austroungarico da una parte e il ponte nuovo ma impraticabile dall’altra, sono stati cantierizzati il 16 marzo e avrebbero dovuto durare 70 giorni. In teoria, a fine maggio 2023 i mezzi pesanti più di 40 tonnellate avrebbero potuto tornare a passare indisturbati sul torrente tra Brescia e Trento: un transito ancora impedito da una costruzione storica e malandata e da una nuova ma impraticabile per i camion a causa degli angoli di curvatura sbagliati di una rotonda «quadrata».

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I lavori per la realizzazione delle spalle di sostegno del Bailey sono stati assegnati all’impresa casertana Di Iorio, e a marzo sono effettivamente iniziati, ma sono andati avanti a singhiozzo. Tanto che a oggi di spalle non se ne vedono proprio: sono solo stati piazzati i micropali sul versante bresciano; ancora nulla su quello trentino. Il vicesindaco di Bagolino, Eliseo Stagnoli, non ha più parole per manifestare il suo sdegno: «Siamo stati costretti ad accettare una soluzione che non abbiamo mai condiviso, ma che la Provincia di Brescia ci ha imposto, e sono sei mesi che è aperto un cantiere, al momento paralizzato, che doveva durarne non più di tre. Sono state usate scuse imbarazzanti, gli enti preposti non fanno rispettare i tempi e noi non sappiamo più come spiegare la cosa ai cittadini».

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Basta chiusure inutili 

A far crescere la rabbia del vicesindaco c’è poi la richiesta di proroga dell’ordinanza di chiusura di via San Valentino per altri 90 di giorni per consentire lavori per ora inesistenti: «Non faremo nessuna ordinanza - assicura Stagnoli -; sbarriamo un’arteria di sfogo importante per il paese da sei mesi inutilmente. Adesso la vogliono chiudere per altri 90 giorni? E poi magari nessuno si presenta al lavoro. Ci sentiamo presi per i fondelli per come è stata gestita la vicenda da pubblico e privato. È un’offesa a chi lavora con onestà».

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