GAVARDO

«Pronti alle barricate Non ci faremo sfrattare dal depuratore del Garda»

di Cinzia Reboni
Se l'impianto sarà costruito alla sinistra del Chiese verranno demolite le abitazioni. Gli abitanti non ci stanno: «Se serve fermeremo anche le ruspe» «I nostri ricordi non hanno prezzo, siamo di fronte a un sopruso»
L'area tra le case destinata al nuovo collettore
L'area tra le case destinata al nuovo collettore
L'area tra le case destinata al nuovo collettore
L'area tra le case destinata al nuovo collettore

«Le nostre case non si toccano. Ci hanno già rovinato la vita costruendoci il depuratore intercomunale a 100 metri di distanza, e adesso ci vorrebbero sfrattare per far posto al mega collettore del Garda. Da qui non ce ne andiamo». Sono determinati gli abitanti della sponda sinistra del fiume Chiese, coinvolti loro malgrado nel vortice di polemiche attorno al progetto. La loro odissea è iniziata dalle osservazioni presentate dalla Soprintendenza alla Conferenza dei servizi preliminare per il progetto di fattibilità tecnica ed economica del sistema di depurazione della sponda bresciana del Benaco. (...)

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