Qualcuno ha avuto forse la sensazione che sia rimasto tutto fermo; in realtà nella ex area industriale della Rivadossi, per decenni un pezzo importante del centro di Agnosine, sono avvenute molte cose in preparazione dell’ultima tranche di riqualificazione, che a partire da aprile ed entro la fine del 2018, regalerà finalmente al paese il polmone verde promesso anni fa. Si completerà così una lunga operazione di smantellamento e rinascita durata nove anni e caratterizzata dall’impegno diretto e costante dell’amministrazione comunale. «Tutto è iniziato nel 2010 - ricorda il sindaco Giorgio Bontempi - con l’acquisto dell’ex Rivadossi, circa 5.000 metri d’area, da parte del Comune con un investimento di 500 mila euro derivanti dall’unico mutuo sottoscritto di questi 9 anni e del doppio mandato in corso». Il lungo cronoprogramma ha poi visto la stesura del piano delle indagini preliminari del sottosuolo, e nel 2011 lo studio di fattibilità per la riqualificazione. Nel 2012, dopo la redazione e l’approvazione del progetto esecutivo sono iniziate le procedure di appalto delle opere di demolizione e bonifica dell’amianto, col cantiere aperto nella primavera del 2013. «In contemporanea è iniziata la redazione del piano di caratterizzazione necessario alla bonifica, e insieme sono state avviate anche le operazioni di appalto della bonifica del sottosuolo». Nel 2015 l’asportazione del terreno inquinato da cromo, nichel, rame e zinco, e nello stesso anno è toccato alle operazioni di collaudo (con Arpa, Ats e Provincia) che si sono chiuse dopo un anno esatto, a luglio del 2016. Questa seconda fase - demolizione, bonifica e smaltimento - è costata 630 mila euro attivati interamente a fondo perduto dalla Provincia e dalla Regione. INFINE, l’anno scorso sono partite le procedure di affidamento della progettazione della riqualificazione vera e propria che verrà attuata ora: nell’elenco troviamo l’allestimento di un grande spazio verde attrezzato che riporterà alla vita e alla vista il corso del torrente Bondaglio, sparito per decenni perché tombato e inglobato dalla fabbrica, il cui letto sarà rivestito in pietra. Poi sarà realizzata una pista ciclopedonale e arriverà anche un parco giochi. Con quali risorse? Con 355 mila euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione della «Raffmetal» spa che ha ampliato il proprio stabilimento agnosinese: l’azienda investirà l’equivalente realizzando appunto le opere citate. •