Il quadro lo offre il grande progetto di modernizzazione ecologica e tecnologica dei servizi previsto dal piano «smart city» lanciato tempo fa dalla Comunità montana della Valsabbia: in questo ambito, il Comune di Sabbio Chiese, già piuttosto videosorvegliato, moltiplicherà il controllo del territorio installando altre 30 telecamere in aggiunta alle 20 già operative. A operazione conclusa sarà difficile trovare in Valsabbia un Comune più controllato. Come conferma il sindaco Onorio Luscia «l’idea deriva dal progetto di riqualificazione messo a punto dalla Comunità montana per buona parte dei Comuni associati. Per noi, partecipare ha voluto dire prendere la decisione di installare 30 nuove telecamere, 15 da posizionare in luoghi istituzionali e altrettante destinate a pertinenze di proprietà del Comune». Il motivo di questa moltiplicazione? «Vogliamo offrire maggiore sicurezza ai cittadini; un servizio gradito dall’intera comunità con fondi già a disposizione». In effetti l’ente locale ha già approvato da un po’ l’operazione, e una volta collocate, le 50 telecamere attive sul territorio del capoluogo e delle frazioni saranno gestite da un’unica centrale di controllo all’interno del palazzo comunale, mentre le immagini registrate in continuo, in caso di necessità potranno essere esaminate a richiesta dalle forze di polizia, oltre che dal primo cittadino. Il pacchetto sicurezza di Sabbio comprende poi 4 varchi elettronici con strumenti per la lettura delle targhe in tempo reale collocati su ognuno degli «ingressi» nel territorio comunale: a Nord quello che introduce in paese da Barghe, a Sud quello per chi arriva da Vobarno, a Est sulla provinciale per Lumezzane e infine a Ovest sullo svincolo della superstrada di fondovalle. A tutto questo si aggiunge l’iniziativa del «controllo di vicinato», attivo per ora in una parte di Sabbio Sopra (coinvolgendo circa 900 residenti) e nella zona Felter-Tesa (per altri 500). «In questi casi ai cittadini viene chiesto di “osservare” il territorio e, se notano particolari stonati, di segnalarli ai rappresentanti di Comitato - continua Luscia - che poi avvisano le forze dell’ordine».•.