Vocazioni assenti? Il parroco allunga la serie di impegni

Don Bernardo  Chiodaroli nel suo ufficio a Vestone
Don Bernardo Chiodaroli nel suo ufficio a Vestone
Don Bernardo  Chiodaroli nel suo ufficio a Vestone
Don Bernardo Chiodaroli nel suo ufficio a Vestone

Il problema della carenza di vocazioni è sul tavolo da anni, e la risposta della chiesa non può che essere quella della moltiplicazione degli impegni per i sacerdoti. Succederà anche a don Bernardo Chiodaroli, da 6 anni parroco a Vestone, Nozza e Lavenone, per il quale è arrivato il tempo del raddoppio. Il suo ingresso nelle prime tre parrocchie risale al 2015, mentre con una festa il prossimo 3 ottobre si ufficializzerà anche la sua prossima gestione di quelle di Casto, Mura e Comero. Don Bernardo, che a novembre compirà 60 anni, è originario di Rudiano ed è stato ordinato nel 1995. Per lui l’esordio è stato prima come curato a Castenedolo, quindi a Corti, anche responsabile dell’Unità pastorale giovanile delle parrocchie di Costa Volpino, e infine parroco di Calcinatello per 10, per spostarsi 6 anni fa in Valsabbia. E ora? «Arrivata la chiamata del vescovo Pierantonio Tremolada ho ubbidito. E quindi le comunità di cui mi occupo da 3 diventeranno 6». In tutto quattro municipi con più di 7.000 abitanti e circa 5.000 fedeli. Ma non sarà da solo: mentre lui rimarrà di base a Vestone e il suo curato don Tiziano Scalmana manterrà la sede a Lavenone, a Casto si sposterà don Viatore Vianini, mentre di Comero si occuperà don Giangiuseppe Bettinsoli che arriva da Nave. A Mura invece nessuna sede fissa: ci sono ancora le suore, e i preti saliranno quando sarà necessario.•. M.Pas.

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