INFRASTRUTTURE

Autostrada della Valtrompia: costi lievitati, si superano i 300 milioni

di Cinzia Reboni
Trovato l’accordo tra Anas e Salc per rinegoziare i termini dell’appalto in seguito ai rincari delle materie prime, delle bonifiche e delle varianti al progetto. L’appalto in origine era di 155 milioni, diventati poi 220 nel 2017 . Fino a 258 milioni c’è la copertura grazie alla proroga della concessione sulla Brescia-Padova
Tempi e costi ancora incerti per l'autostrada della Valtrompia
Tempi e costi ancora incerti per l'autostrada della Valtrompia
Tempi e costi ancora incerti per l'autostrada della Valtrompia
Tempi e costi ancora incerti per l'autostrada della Valtrompia

Il raccordo autostradale della Valtrompia non resterà imprigionato nel tunnel della burocrazia e degli extra costi, ma l’opera in gestazione da un quarto di secolo dovrà superare altre anguste strettoie. Dopo due giorni di estenuanti analisi e complesse trattative, il Collegio Consultivo Tecnico del ministero alle Infrastrutture ha autorizzato a stretta maggioranza la rinegoziazione dei termini del contratto tra Anas e Salc. Le maggiori risorse finanziarie riconosciute all’impresa incaricata dei lavori non sono state diffuse, ma certamente il costo complessivo dell’opera sfreccia oltre i 300 milioni di euro rispetto ai 155 milioni dell’appalto originale ed ai 220 del 2017, quando erano stati aggiudicati i lavori.

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Gli aggravi sui costi

I periti hanno riconosciuto alla Salc quasi tutti gli aggravi di costi innescati dai rincari delle materie prime, dalla modifica di alcuni segmenti dei progetto e dalle bonifiche dell’area di cantiere contaminata da metalli pesanti. Ottenuto l’ok del Ctt, spetterà adesso al commissario straordinario dell’opera Eutimio Mucilli mettere a terra i lavori indicati dai periti.

L’aspetto più complesso è il reperimento delle risorse per gli extra costi, «anche se il ministro Matteo Salvini già lo scorso anno aveva ribadito che il raccordo autostradale era una delle tre priorità a livello nazionale, e non sarebbe stata una questione di soldi», afferma Massimo Ottelli, presidente della Comunità montana di Valtrompia.

A giorni la delibera verrà resa nota nei dettagli. Ottelli manifesta un cauto ottimismo: «Il lavoro del Comitato non é stato facile. Adesso la parte più importante la deve mettere in atto il commissario con gli ordini di servizio. Non si tratta solo di un adeguamento prezzi automatico, ma dell’operatività sia da parte di Anas che di Salc». Il costo dell’infrastruttura era coperto fino a 258 milioni con la proroga della concessione dell’autostrada Brescia-Padova: «Anas ha sicuramente disponibilità notevoli. Se poi i soldi arriveranno direttamente da Anas o attraverso il ministero delle Infrastrutture, si vedrà», aggiunge Ottelli.

Oggi sicuramente «é stato fatto un passo avanti significativo, perché almeno è stato sbloccato un aspetto che rendeva difficile qualsiasi relazione tra Anas e Salc. Non nascondo però - ammette il presidente della Comunità montana - una certa preoccupazione rispetto alla quotidianità: non sono certo che quel cantiere abbia una conduzione fluida e sia in grado di dare risposte adeguate alle tempistiche di un’opera così complessa».

Uno dei problemi maggiori è quello delle bonifiche: «Se tardano ad arrivare tante risposte, i lavori procederanno a singhiozzo. Ma questo aspetto non devono risolverlo gli enti locali. Chi ha fatto determinate promesse deve essere consapevole. Sulle bonifiche i costi previsti all’inizio sono slittati al rialzo, bisognerà vedere quale sarà la cifra complessiva finale». Tra le varianti richieste, «lo svincolo di Sarezzo, da Lumezzane verso Brescia, l’adeguamento della galleria in trincea a Concesio, la necessità di avere un altro campo base a Crocevia di Sarezzo, perché quello di Codolazza non è sufficiente, la creazione di una zona magazzini al confine tra Sarezzo e Lumezzane dove poter depositare le attrezzature per le manutenzioni, la galleria che ha reso necessario un aggiornamento sulla base delle nuove norme antisismiche e l’adeguamento delle vie di fuga, perché il progetto originario cominciava ad essere un po’ vecchio», afferma Ottelli.

I tempi da verificare

Quanto alle tempistiche, sul cartello di cantiere nel 2017 si prevedevano 1.650 giorni di lavori, circa 5 anni al netto dei week-end. Oggi, realisticamente, si può affermare che la bretella non sarà conclusa prima del 2027. Per il senatore della Lega Stefano Borghesi si tratta di «una notizia certamente positiva che attendevamo e che finalmente è arrivata.

Ora si può aprire una fase di accelerazione. Questa decisione del Cct è sicuramente un passo avanti, ora non resta che metterla in pratica. Su questo fronte il commissario si é speso più volte e ha preso un forte impegno con la Valtrompia». «É stato superato quello che poteva essere un “inciampo” burocratico sotto la spinta del ministro Matteo Salvini - sottolinea Giacomo Zobbio, consigliere provinciale con delega alla bretella della Valtrompia -. Ora bisogna agire per concretizzare questo risultato. Un’accelerazione dei cantieri sarebbe il miglior modo per dare un segnale incoraggiante al territorio che aspetta quest’opera da decenni. Sicuramente come Provincia manterremo alta l’attenzione».

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