Bovegno non dimentica il massacro fascista

di E.BER.
Il corteo prima della cerimonia
Il corteo prima della cerimonia
Il corteo prima della cerimonia
Il corteo prima della cerimonia

Domani saranno 74 anni dalla strage di Bovegno. Il paese, la valle e tutta la Resistenza bresciana non dimenticano il massacro ad opera dei fascisti della banda Sorlini a servizio dei tedeschi in quella giornata di festa, sacra per Bovegno in nome delle feste mariane. Fu strage voluta e gratuita con 15 morti, case bruciate e la minaccia di dare fuoco a tutto l’abitato come a Cevo un mese prima. Il parroco Francesco Bertoli, dopo aver benedetto nella notte le salme ricomposte nella chiesa di Piano, la mattina si precipitò a Brescia dal vescovo Giacinto Tredici e insieme a chiedere pietà al comando tedesco. All’uscita dal paese inginocchiato sulla strada a Predondo, con lo sguardo al santuario, fece voto a nome di tutta la popolazione di onore e ricordo per sempre se il borgo fosse stato risparmiato. COSÌ AVVENNE: il 15 agosto 1948 la Madonna della Misericordia, nel bellissimo gruppo ligneo che raffigura l’apparizione, venne incoronata alla presenza del delegato pontificio cardinal Nasalli Rocca e tre vescovi. Il 70esimo di questa ricorrenza dà un significato ancora più importante alla cerimonia civile e religiosa di domani, dove a Piano è già stato portata in processione la Madonna incoronata. Si aggiunge anche una nota malinconica: la scomparsa a luglio di Libero Giacomelli, nella Resistenza a 20 anni, fondatore nel ’43 del Cln a Bovegno, ultimo testimone diretto di quella strage. La cerimonia di domani vede come sempre insieme Comune, Anpi provinciale e di zona, Fiamme Verdi e Associazione Deportati. L’appuntamento è alle 9.15 in piazza del municipio. Sfilata alle 10.15 verso la chiesa dell’Assunta a Piano per la messa delle 10.30, e poi corteo verso la vicina piazza Cimavilla, ora Martiri della Libertà, per la cerimonia ricordo delle 11.30: l’omaggio alla lapide con i nomi dei caduti, intervento del sindaco Manolo Rossini, poesie e letture rievocative degli alunni delle scuole, discorso conclusivo di Rosa Vitale per l’Anpi provinciale. •

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