Domenica scorsa a Gardone Val Trompia se n’è andato all’età di 66 anni, strappato alla vita da un male incurabile, il musicista Franco Ghigini. Compositore, ricercatore, pubblicista, è stato tra i più colti, impegnati e raffinati etnografi italiani degli ultimi decenni.
Laureato con lode in Etnomusicologia con Roberto Leydi alla Facoltà di Lettere e Filosofia del Dams di Bologna, da oltre quarant’anni lavorava in ambito storico ed etnomusicologico. In collaborazione con enti pubblici e musei ha svolto ricerche e promosso festival nelle valli e nelle pianure della nostra provincia, approfondendo con rigorosa passione le peculiarità espressive delle culture locali, i repertori musicali di tradizionale orale e l’evoluzione novecentesca delle musiche tradizionali e popolari. Figura di rara sensibilità, disponibile con tutti e sempre cortese nei modi, Ghigini è autore anche di diversi volumi, saggi e articoli critici in ambito storico-etnografico, nonché di produzioni discografiche dedicate alle tradizioni musicali bresciane.
Suonatore di organetto diatonico, sino al 1996 è stato insegnante di musiche tradizionali alla Scuola di Musica Popolare della Valle Verzasca, in Svizzera. Nell’anno accademico 2018/2019 è stato titolare della cattedra di Etnomusicologia al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia. I suoi brani sono stati più volte utilizzate in film, documentari e opere teatrali. Nonostante la malattia, qualche mese fa aveva acquistato un nuovo organetto diatonico poiché voleva ricominciare a suonare, curioso di scoprire le nuove sonorità dello strumento e pronto a partire per nuovi viaggi musicali.
La salma riposa alla Casa funeraria “L’Altra Riva” di via Roma 42 a Gardone, dove mercoledì alle ore 9.30 partiranno i funerali che si svolgeranno nella Chiesa del Convento. Dopo le esequie, proseguirà per il Tempio Crematorio di Sant’Eufemia.