In provincia

«Mi ha preso a pugni», ma si era truccata simulando un livido all’occhio: donna denunciata a Nave

di Mario Pari
Man mano che i soccorritori si occupavano della presunta lesione, il nero scompariva. La telefonata ai carabinieri era stata fatta per ripicca, per ottenere quello che il marito non intendeva più farle avere: l’alcol
Occhio nero
Occhio nero
Occhio nero
Occhio nero

L’occhio nero, manco fosse stata usata la candeggina, è tornato bianco in pochi secondi. Nessun medicinale o cura miracolosi. Semplicemente, l’annerimento non era da pugno, ma da trucco. Erano da poco passate le 23 quando i carabinieri sono stati chiamati a Nave, in un’abitazione. È arrivata una pattuglia della stazione di Concesio.

L'intervento

I carabinieri si sono ritrovati di fronte una donna di 51 anni, ucraina, completamente ubriaca. Hanno chiamato il personale sanitario nonostante si cogliesse una certa avversità da parte della 51enne ad essere medicata. Il marito, un connazionale di 55 anni, operaio, ha dichiarato sin dall’arrivo dei soccorsi d’avere colpito la moglie con un pugno all’occhio. Agli operatori sanitari non è rimasto che procedere con le cure all’occhio apparentemente “pestato“. Non è stato necessario il migliore degli oculisti. Man mano che i soccorritori si occupavano della presunta lesione, il nero spariva...a vista d’occhio. Alla fine, alla 51enne, non è rimasto che ammettere.

Una telefonata per ripicca

La telefonata ai carabinieri era stata fatta per ripicca, per ottenere quello che il marito non intendeva più farle avere: l’alcol. Nessun pugno quindi e nessuna lesione, ma una denuncia. Quella, per simulazione di reato che i carabinieri di Concesio hanno sporto nei confronti della finta percossa e vera ubriaca. Una vicenda che s’inserisce in un periodo in cui il tema delle violenze vere contro le donne è particolarmente dibattuto, alla luce dei recenti, gravissimi fatti di cronaca. E forse proprio questa situazione è stata all’origine della decisione della 51enne ucraina di agire nel modo scoperto da carabinieri e operatori sanitari.

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