Tra Valtrompia e Valsabbia

Sci, il Maniva si prepara puntando tutto sui cannoni

di Marco Benasseni
Sabato 23 dicembre apriranno solo i campi scuola e la seggiovia a 4 posti
Uno scorcio della stazione
Uno scorcio della stazione
Uno scorcio della stazione
Uno scorcio della stazione

Le località turistiche e gli appassionati di sport invernali stanno affrontando tempi difficili, perché il cambiamento climatico azzera la neve naturale. La soluzione per aprire gli impianti, soprattutto quelli a bassa quota, è sempre più spesso quella dell’innevamento artificiale. Anche al Maniva, dove sabato 23 dicembre apriranno solo i campi scuola e la seggiovia a 4 posti. Nel frattempo, si continua a «sparare» approfittando delle basse temperature notturne e si incrociano le dita. Questo comprensorio tra Valtrompia e Valsabbia vive una condizione particolare: è particolarmente esposto al sole, una caratteristica che piace molto agli appassionati di sci ma che rende la gestione delle piste più complicata. «Fino a venerdì (oggi) gli impianti rimarranno chiusi - spiega il direttore di Maniva Ski Stefano Lucchini -, compresi campo scuola, pista bob e slitte. Anche lo chalet Maniva sarà chiuso. L’hotel Bonardi sarà invece aperto tutti i giorni. Continuiamo a innevare sulle piste per aprire nel fine settimana».

Qui le vacanze di Natale coincidono con l’inizio di numerosi corsi per bambini (e non solo) ed è un periodo particolarmente importante le scuole di sci. Insomma: guardando dal fondovalle, le montagne che circondano la Valtrompia sono completamente marroni, ma quando si arriva in vetta si iniziano a vedere alcune strisce bianche. A breve, precipitazioni e temperature permettendo, dovrebbero entrare in funzione anche i nuovi impianti: Sevat, la società in house della Comunità montana della Valtrompia, si sta occupando da qualche mese del rinnovo e del potenziamento della Barard, dell’installazione della nuova seggiovia biposto Zocchi e dell’estensione del sistema impianto di innevamento artificiale generale.

Uno sguardo al cielo


Certamente una nevicata renderebbe la vita più facile a tutti e permettere agli sciatori di approfittare dell’investimento di 11.250mila euro (10 milioni e 125mila ricevuti da un finanziamento della Regione e il resto dalla Comunità montana) per rinnovare gli impianti e i «cannoni». Il frutto di un investimento simile è stato inaugurato a fine novembre a Colere, in Val di Scalve (Bergamo), dove i rappresentati della Regione si sono presentati per il taglio del nastro della nuova cabinovia che porta alle piste di sci sopra i 2.200 metri di quota.

Le nuove strutture sono i benefici tangibili degli investimenti messi in campo dalla Regione in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, che dovrebbero valorizzare anche gli sport invernali nei comprensori lombardi. Tornando al Maniva, è doveroso ricordare che non è solo la mèta degli appassionati di sci. Molte sono le escursioni che si possono fare per ammirare il panorama, ma c’è anche chi sale al passo per divertirsi durante gli apres ski che proseguono fino a sera. Inoltre, per la notte di Capodanno nello chalet Maniva è in programma un cenone che inizierà alle 20 e a seguire il party con musica a partire dalla mezzanotte. 

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