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Lumezzane si preparare a chiudere un'era: addio all’ultima cabina telefonica

di Fabio Zizzo
Il gestore annuncia lo smantellamento del parallelepipedo rosso. Ma se qualcuno non ci sta, può fare ricorso all'Agcom
Lumezzane, l’ultima cabina
Lumezzane, l’ultima cabina
Lumezzane, l’ultima cabina
Lumezzane, l’ultima cabina

Tra meno di un mese, la Valgobbia dirà addio all’ultima cabina telefonica stradale sopravvissuta al piano di dismissione avviato da tempo in tutta Italia da Telecom. La compagnia ha fatto affiggere sulla vetrata che guarda su via Monsuello, a San Sebastiano, un avviso che annuncia che dal 21 agosto la struttura verrà dismessa. Una delle ultime a essere rimossa a Lumezzane era stata quella all’angolo tra le vie Monsuello e Marconi, nello spazio che collega il municipio al teatro Odeon. Quella ancora esistente di fronte al monumento di via Monsuello ai caduti è l’ultima.

L'accordo

Il piano di dismissione che sta procedendo è stato ulteriormente avallato da una delibera di fine maggio dell’Agcom, l’autorità garante delle comunicazioni, dopo aver avviato una consultazione pubblica che aveva trovato d’accordo tutti gli operatori delle telecomunicazioni. In quello stesso documento, l’autorità aveva anche stabilito che Tim non sarebbe stata più obbligata a garantire il servizio pubblico. Ma le cabine potranno restare negli ospedali, nelle caserme, negli istituti penitenziari e dove non arriva la rete mobile. È la risposta all’attuazione della direttiva dell’Unione europea del 2018 sulla modernizzazione delle telecomunicazioni in tutto il vecchio Continente.

Un pezzo di storia

Le storiche cabine rosse ancora in sede sono 16mila in tutta Italia, mentre proprio quest’anno si celebra il mezzo secolo dalla prima telefonata lanciata dal primo dispositivo mobile. Anche i numeri confermano l’utilizzo azzerato delle postazioni stradali. Un’indagine del 2021 dall’istituto Swg per Agcom ha sottolineato come meno dell’1% degli intervistati avesse usato un telefono pubblico prima del sondaggio.

Se qualcuno si opporrà?

Dal 21 agosto, insomma, anche la Valgobbia resterà orfana degli impianti stradali, che in altri contesti, invece, hanno assunto funzioni nuove. Senza sollevare il caso delle celebri Red telephone box londinesi diventate oggetto di culto per i turisti, in Italia c’è chi le ha trasformate in contenitori per defibrillatori, minuscole librerie e mini serre. Comunque non è detta l’ultima parola: c’è la possibilità di opporsi alla dismissione inviando una segnalazione all’Agcom

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