Sogni, dai bimbi ai carabinieri

di M.P.
L’incontro tra i carabinieri  e i bambini delle scuole di Caino
L’incontro tra i carabinieri e i bambini delle scuole di Caino
L’incontro tra i carabinieri  e i bambini delle scuole di Caino
L’incontro tra i carabinieri e i bambini delle scuole di Caino

Una questione di sogni, di bambini e di carabinieri. E soprattutto di una lavagna che ha unito, che ha fatto da ponte in un’aula scolastica. TUTTO QUINDI è iniziato da una scritta lasciata su una lavagna, alla scuola elementare San Giovanni Paolo II di Caino. Erano i giorni in cui la popolazione è andata ai seggi e a Caino, come in molti altri comuni, l’ha fatto nella scuola elementare. A vigilare sulla sicurezza c’erano i carabinieri della stazione di Nave. C’erano, in particolare un maresciallo e un carabiniere. Due militari che forse, trascorrendo ora dopo ora in quella scuola hanno avuto modo di tornare con la mente e non solo all’età in cui sognavano, magari proprio un futuro nell’Arma. Così hanno pensato di lasciare un piccolo grande segno del loro passaggio e soprattutto di riconoscenza. Hanno fatto ricorso al gesso e alla lavagna, strumenti didattici attraverso cui passa da generazioni la conoscenza dei più piccoli. E sulla lavagna è rimasta qualcosa di più di una frase: «Se puoi sognarlo puoi farlo». Molto di più di una frase, un vero e proprio trampolino di lancio per le singole scelte di vita. I bambini, dopo il legittimo stupore hanno voluto conoscere, incontrare, ringraziare concretamente. È successo ieri mattina quando i due carabinieri sono...tornati alle elementari. Festa grande, per loro e per i bimbi che hanno donato un album pieno di disegni in cui ognuno di loro ha provato a raccontare il proprio sogno nel cassetto. Oggi erano presenti: il dirigente scolastico Paola Alberti, il corpo docenti, il sindaco Cesare Sambrici, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Gardone Val Trompia e il Comandante della Stazione Carabinieri di Nave. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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