il caso

Terremoto in Comunità montana della Valtrompia: Ottelli non è più presidente

di Marco Benasseni
Possibili le ricadute sui tavoli tecnici relativi alla bretella autostradale

Da ieri, 13 marzo, Massimo Ottelli non è più il presidente della Comunità montana della Valtrompia. La sua uscita di scena è conseguenza della scelta dell’ex vicesindaco di Sarezzo (esautorato dalla prima cittadina Donatella Ongaro) di uscire dalla maggioranza dei Popolari e democratici per istituire il proprio gruppo Italia Viva, con il quale intende presentarsi alle amministrative di giugno.

L'uscita durante il Consiglio comunale

Si sapeva che sarebbe successo, la domanda era solo quando: è accaduto durante il Consiglio comunale di martedì sera. Dopo avergli revocato la delega di vicesindaco, la maggioranza ha deciso di estromettere Italia Viva relegando Ottelli e i suoi all’opposizione. Lui non è più presidente, ma le incognite politiche sono molte e l’effetto domino è iniziato.

Le incognite

Non è infatti ben chiaro se decadrà anche la Giunta e se tecnicamente il presidente possa proseguire il mandato fino a giugno col supporto della maggioranza della Comunità montana. I tecnici sono al lavoro per fare chiarezza, e la situazione è stata portata all’attenzione della Regione che dovrà esprimersi con un parere.

Dopo la conferenza dei capigruppo e dei sindaci prevista per questa sera, si deciderà il da farsi. Dalla Provincia non arrivano posizioni ufficiali, ma filtra la perplessità per l’accaduto e per le possibili ricadute sui tavoli tecnici relativi alla bretella autostradale. «Tenere l’ente comprensoriale in stallo a soli tre mesi dalla scadenza naturale per beghe politiche locali, in una fase molto delicata per la realizzazione della bretella autostradale, è da irresponsabili - dichiara il senatore della Lega Stefano Borghesi -. Visto l’avvicinamento del comitato No Autostrada all’attuale maggioranza di Sarezzo, mi auguro che il sindaco non abbia cambiato idea».

Una frattura insanabile

In realtà sembra che l’autostrada non sia in discussione , visto che il sindaco Ongaro conosce bene i problemi di viabilità della valle, ma il rischio di uno stop all’opera è reale. La questione, semmai, è la insanabile crepa emersa tra il Pd di Sarezzo e l’ex vicesindaco. Il primo cittadino di Concesio Agostino Damiolini attende l’incontro di questa sera per capire le soluzioni tecniche e le proposte politiche. Bisognerà quindi vedere gli equilibri tra civici, centrodestra e centrosinistra per capire come finirà il caso. «Il nostro è un gruppo civico - dichiara il sindaco di Villa Carcina Moris Cadei - e per quanto ci riguarda possiamo andare avanti con lo stesso assetto in attesa delle elezioni».

La posizione di Italia Viva Valtrompia

"Italia Viva Valtrompia intende stigmatizzare la decisione presa dal Partito democratico di Sarezzo e dalla sindaca di sfiduciare Massimo Ottelli, prima da vicesindaco e poi da presidente della Comunità Montana, solo per la sua legittima scelta di aderire a Italia Viva e di costituire un gruppo autonomo nel Consiglio comunale di Sarezzo - dichiarano in una nota gli esponenti di Italia viva Valtrompia -. Sottolineiamo che in sede di costituzione del gruppo autonomo Massimo Ottelli e gli altri componenti hanno esplicitamente espresso il loro appoggio alla maggioranza con la quale erano stati eletti sia in Comune a Sarezzo sia in Comunità Montana".

"Secondo la sindaca di Sarezzo la "costituzione di un gruppo consiliare autonomo è elemento che, segna, un indiscutibile iato", utilizzando la solita terminologia burocratica e incomprensibile. Ci teniamo, al riguardo, a far notare quanto tali affermazioni creino scalpore, specialmente se pronunciate da chi si ritiene "democratico", ma non ammette alcuna presa di posizione alternativa al pensiero unico. E' proprio la supponenza del Pd e dei suoi dirigenti nei confronti di chi la pensa diversamente, pur volendo restare all'interno della maggioranza, che porta a quell'inevitabile "iato", e non il contrario".

 

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