Siccità invernale:
il lago d’Iseo
già in sofferenza

di Giancarlo Chiari

Uno sguardo al meteo, l’altro al calendario che scandisce il conto alla rovescia verso la stagione irrigua. Non è ancora emergenza siccità, ma sul lago di Iseo la sorveglianza delle risorse idriche è già alta. «L’autorità di bacino del Po ha convocato una riunione tecnica a Parma», conferma Massimo Buizza, direttore generale del Consorzio dell’Oglio che governa con la diga di Sarnico gran parte dell’acqua destinata agli agricoltori della Bassa bresciana.

«All’incontro ci saranno tutti gli enti pubblici che hanno competenze nella gestione del bacino del fiume per studiare la situazione e mettere a punto una strategia per affrontare il problema», afferma Buizza che sottolinea come la situazione resti comunque al momento sotto controllo. «Concediamoci ancora un po’ di giorni di speranza, siamo nella stagione secca e in questi giorni si stanno effettuando le operazioni di pulizia e manutenzione della rete di seriole e canali di distribuzione dell’acqua - osserva -. A fine mese vedremo quale sarà la situazione, speriamo che cambi, come è già avvenuto in passato, certo se continua così sarà il record negativo».

Le misure sono impietose se a Sarnico ieri il livello è di 1,9 centimetri sopra lo zero idrometrico, poche centinaia di metri dopo lo sbarramento segna + 2,1 centimetri. La diga, gestita con grande attenzione per mantenere un difficile equilibrio, rilascia 30,8 metri cubi d’acqua al secondo, a fronte dei 30,9 metri cubi in entrata.

«Rispetto ai limiti di regolazione del consorzio - osserva Buizza - il riempimento del lago è del 22,9 percento. Abbiamo a disposizione tanti strumenti e tecnologie che impieghiamo al meglio, ma senza precipitazioni siamo obbligati a pensare a che fare in caso di siccità provocata dalla mancanza di neve in montagna e di pioggia a valle».

LA CARENZA D’ACQUA si nota sia passeggiando sul lungo lago di Sarnico che su quello di Paratico, ma è anche più evidente nei paesi attraversati dal fiume documentati dai livelli registrati lungo il suo percorso: a Palazzolo l’acqua dell’Oglio all’idrometro è di 42,5 centimetri, a Pontoglio, dove la sponde sono più vicine e il fiume ha un letto più profondo si raggiungono i 48,5 centimetri, poi a Calcio il livello registrato all’idrometro scende a 37,9 centimetri per toccare a Orzinuovi il livello più basso di 30,9 centimetri.

L’incontro in programma a Parma che riunirà tutti i gestori dei fiumi che alimentano il Po, raccoglierà i dati di ogni bacino fluviale per capire come mettere a punto una strategia che possa affrontare gli effetti di un inverno incredibilmente asciutto, che si avvia al termine quasi senza neve e con scarse piogge. Il tutto con uno sguardo rivolto al meteo e l’altro al calendario che scandisce il conto alla rovescia verso l’inizio della stagione irrigua nei campi della Bassa bresciana.

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