Con «Stanze\Rooms» l’ammaliante viaggio al centro della bellezza

di Luigi Fertonani
Sold out, lo spettacolo replicherà anche domani AGENZIA FOTOLIVE/Venezia
Sold out, lo spettacolo replicherà anche domani AGENZIA FOTOLIVE/Venezia
Sold out, lo spettacolo replicherà anche domani AGENZIA FOTOLIVE/Venezia
Sold out, lo spettacolo replicherà anche domani AGENZIA FOTOLIVE/Venezia

L’apertura di sette nuove sale della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, con preziose donazioni e prestiti di opere, si accompagna a un evento che coniuga la musica e la danza con la bellezza delle opere esposte. «Stanze\Rooms», l’opera del coreografo Diego Tortelli in collaborazione col Centro Teatrale Bresciano, è stata presentata ieri mattina alla stampa dopo l’illustrazione dei «nuovi» dipinti ospitati dalla Pinacoteca e, come ha detto Gigi Cristoforetti per la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, è solo l’inizio di una collaborazione che si concretizzerà con altre proposte anche il prossimo anno, nella grande ribalta che vedrà Brescia Capitale della Cultura accanto a Bergamo.

«Stanze\Rooms» è una proposta in fondo breve, dura circa mezz’ora ed è itinerante: il gruppo viene infatti riunito all’inizio del percorso che il visitatore inizia di solito in Pinacoteca, ma subito dopo si annuncia la proposta di musica e danza: un performer, armato di un megafono nero, invita i visitatori a seguirlo nella prima stanza dove l’attendono un danzatore e una danzatrice che si muovono in perfetta sincronia, intrecciando i loro corpi in una serie di movimenti precisi, pulitissimi e che sembrano voler interpretare le sensazioni suscitate dalle opere pittoriche esposte nella stanza.

Prezioso il contributo delle addette della Pinacoteca, che guidano in modo molto efficace in flusso dei visitatori in modo tale che le opere esposte non debbano in alcun modo correre alcun pericolo a causa dello spettacolo. I tre danzatori e le tre danzatrici indossano un costume rosa che rimanda a una sorta di creatura magica, con puntini bianchi che appaiono anche sul volto quasi a evocare una curiosità spasmodica, addirittura non umana rispetto alla bellezza che li circonda e alla quale rispondono col linguaggio del corpo, con movimenti che si modificano passando di sala in sala mentre il pubblico li segue al passaggio successivo.

La musica che li accompagna è quella di un violoncello che si coniuga con i suoni di una banda registrata e che si alterna con canzoni arcinote, come «Il cielo in una stanza» di Gino Paoli o «Ritornerai» di Bruno Lauzi. Dopo un percorso in stanze che ospitano ritratti celebri come quello del celebre Cristo benedicente di Raffaello – davanti al quale tre dei danzatori rimangono perfettamente immobili, come pietrificati dalla sublime bellezza - eccoci al finale nella grande sala che ospita il leggìo intarsiato e accanto al quale sta un violoncello, vero stavolta, al quale siede Daniela Savoldi inanellando dal vivo melodie mentre i sei danzatori si riuniscono per l’ultimo loro contributo, che li vede fronteggiarsi in una allusione al dramma statuario che s’intravvede dietro di loro, quello del celebre gruppo del Laocoonte. Lo spettacolo con i sei bravissimi ballerini, in replica a Brescia anche domani, è sold out. Ma è possibile che venga ripreso e riproposto nel prossimo futuro. 

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