capitale della cultura

Un percorso da Brescia a Bergamo sulla «via del Romanino»

di Marta Giansanti
Viaggio fra le testimonianze artistiche disseminate sul territorio. Undici le tappe passando per la Valle Camonica e la Franciacorta.
Un tour sostenibile fra le tracce lasciate dal Romanino,  Maestro della pittura del ’500
Un tour sostenibile fra le tracce lasciate dal Romanino, Maestro della pittura del ’500
Un tour sostenibile fra le tracce lasciate dal Romanino,  Maestro della pittura del ’500
Un tour sostenibile fra le tracce lasciate dal Romanino, Maestro della pittura del ’500

Da Brescia a Bergamo, passando per la Valcamonica, la Franciacorta e le sponde bresciane e bergamasche del lago di Iseo, alla scoperta dei tesori del Romanino. Un percorso inserito nel palinsesto della Capitale della Cultura ma destinato a durare nel tempo. Ideato dal Comune di Pisogne con il coinvolgimento di altri 10 città e paesi, firmatari di un protocollo d’intesa (insieme a Fondazione Brescia Musei e Museo Diocesano), e da Visit Lake Iseo, rivolto alla valorizzazione e promozione di alcune delle testimonianze artistiche che Girolamo da Romano ha lasciato sul territorio. «Un progetto che non ha la pretesa di offrire una conoscenza omnicomprensiva dei lasciti pittorici dell’artista - spiega Giovanni Bettoni, assessore alla Cultura di Pisogne -, ma intende essere un elemento di sintesi lungo un cammino turistico all’insegna della ricchezza del patrimonio culturale e paesaggistico e che strizzi l’occhio alla sostenibilità».

La «via del Romanino», itinerario che interseca luoghi suggestivi delle Capitali del 2023

Undici le tappe: Brescia, Rodengo Saiano, Monte Isola, Pisogne, Bienno, Breno, Tavernola Bergamasca, Capriolo, Villongo, Malpaga e Bergamo. Da raggiungere a piedi, in sella a una bicicletta, in treno o in battello. Un tour sostenibile incastonato in un prezioso angolo di territorio, sulle tracce indelebili del Maestro della pittura del Cinquecento: homo viator, animo di pellegrino inquieto espresso su teli, affreschi, strappi di affreschi, tavole lignee. Importanti opere che arricchiscono chiese, conventi e musei. Custodi delle sue rappresentazioni: di città in città.

Dai due duomi di Brescia, le chiese dei santi patroni San Faustino e Giovita, di San Francesco d’Assisi, la Pinacoteca e il museo Santa Giulia, l’abbazia olivetana di San Nicola di Rodengo Saiano, la «cappella sistina dei poveri» di Santa Maria della Neve di Pisogne, definita l’opera più maestosa del pittore bresciano, gli affreschi nella chiesa di Sant’Antonio a Breno.

Sito e QrCode per aiutare nel percorso

Un viaggio da scoprire, tappa dopo tappa, grazie al sito www.ilromanino.it dove è possibile ascoltare l’audioguida/podcast, vedere un video introduttivo, leggere le schede informative delle opere e avere ogni tipo di informazione (orari, costi, indirizzi). Possibile visitare il tour completo su izi.travel o trovare una cartina cartacea, da cui scaricare il QrCode, negli infopoint delle località coinvolte (tutti i contributi sono in italiano e inglese). «Una comunicazione studiata ad hoc di un progetto ambizioso e molto interessante», specifica Laura Castelletti, assessore alla Cultura di Brescia, ricordando come il Comune di Pisogne sia stato il primo a sollecitare il coinvolgimento anche del territorio provinciale durante l’anno della Cultura. «Un’iniziativa che ci rende orgogliosi - conclude il sindaco di Pisogne Federico Laini - e che ha ambizioni che non si fermano qui». Pronto un testimonial d’eccezione: l’attore Alessio Boni. Già attiva l’intenzione di partecipare a bandi per recuperare le risorse adeguate al progetto. Tra gli obiettivi anche il restauro delle opere che lo necessitano.•.

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