MOSAICO CULTURA TESSERE DI MUSEO

di Elia Zupelli
La Collezione Paolo VI si apre al territorio con una nuova iniziativaFacebook, Instagram e un sito: il progetto prende forma in attesa del calendario ufficiale degli eventi
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Riflessioni metaforiche-programmatiche all’origine di un nuovo inizio: «La parola “tessere“ è da interpretare in due accezioni. Con riferimento alle tessere del mosaico, per ricordare come ciascuno di noi costituisca appunto un piccolo granello di quel grande mosaico antropologico e sociale che è la Comunità. «Tessere», tuttavia, è anche il verbo che evoca l’operazione della cucitura, ovvero l’amorevole cura con la quale si intrecciano i fili per legare, per mettere in relazione, per ricomporre le ferite, per rinsaldare una trama di rapporti...». L’immagine è diventata ispirazione e via via ha preso forma fino a comporsi concretamente nel qui e ora: sostenuto dal contributo da 20mila euro nell’ambito del bando Cariplo per la cultura, «Tessere. Ricucire il mosaico della Comunità» è l’inedito, lungimirante progetto ideato dalla Collezione Paolo VI con il Comune e l’istituto comprensivo di Concesio che coinvolge altre 17 realtà culturali. L’OBIETTIVO? «Innescare un processo virtuoso di comunicazione e interazione tra popolazione, luoghi e istituzioni, nel totale rispetto delle norme sanitarie e utilizzando nuove modalità di incontro». Grazie alla collaborazione di 13 artisti, «che agiranno per ricreare le relazioni che l’emergenza sanitaria ha fatto affievolire». Ieri la presentazione in videoconferenza, durante la quale Paolo Sacchini, direttore del museo, è intervenuto assieme a diversi rappresentanti delle istituzioni. «A seguito delle note ripercussioni culturali, economiche e relazionali dovute all’impatto generale dell’emergenza sanitaria, sono emerse soprattutto due esigenze – ha sottolineato -: ristabilire le condizioni necessarie affinché la popolazione possa tornare a fruire di una vita culturale quanto più possibile vivace e di qualità, e ripensare quest’ultima alla luce dei cambiamenti imposti dalle nuove condizioni in cui ci si trova a vivere e operare, creando nuovi spazi di incontro e di condivisione». Il progetto si articolerà in un’ampia e differenziata gamma di attività «aperte» – in presenza e a distanza – accomunate da un orizzonte relazionale e partecipativo, quali installazioni collettive, performance partecipate, eventi musicali a carattere sperimentale, realizzazione di opere di videoarte, laboratori didattici in presenza, workshop online, percorsi di educazione all’arte, contest fotografici, visite guidate, frammenti di un viaggio che saranno poi raccolti in un ebook. «La pandemia ha stimolato una riflessione assai profonda sul ruolo dei musei. In tal senso, il progetto è caratterizzato proprio dall’innovazione delle modalità con le quali si raggiungeranno gli obiettivi: il pubblico si troverà a essere coautore e compartecipe in prima persona, e non solamente spettatore, delle operazioni che gli artisti avranno avuto il merito di attivare e coordinare». Per ovvi motivi il calendario è ancora in fase di definizione, ma sono già attivi il sito tessereconcesio.wixsite.com/progetto e le pagine Facebook/Instagram per rimanere sintonizzati. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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