La Leonessa

Il traliccio di Cologne e quel senso di pietà

Faceva compassione come un povero Cristo in croce e chi lo ha visto deve avere avuto un tuffo al cuore di fronte a quel corpo inerte, appeso come un infelice, impiccato a 20 metri su un traliccio. La speranza di potergli ancora salvare la vita, o almeno di tirarlo giù e pietosamente porre fine a quella macabra ostensione, ha spinto la gente a chiamare i soccorsi: ambulanza, carabinieri, vigili del fuoco.

Ma era solo un manichino la figura avvistata ieri a Cologne: i tecnici della manutenzione si stavano esercitando al soccorso di personale in traliccio, utilizzando un fantoccio. Sospese poi le operazioni per la pausa pranzo, lo avevano lasciato lì. Bene. Anzi male. Però un’altra «esercitazione» è riuscita, quella dell’umanità: vedendo quel corpo la gente non ha fatto finta di niente, non si è voltata da un’altra parte. E questa è una buona notizia.

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