Cologne

Cologne: «C’è un uomo impiccato in cima al traliccio». Ma era solo un manichino

di Simona Duci
Il falso allarme scattato per una «dimenticanza» ha mobilitato i soccorsi. Era un fantoccio usato per un’esercitazione
L'intervento
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L'intervento

«C'è un uomo impiccato al traliccio!»: sono state queste le allarmate parole riferite al 112 ieri, 18 dicembre, poco dopo mezzogiorno, una segnalazione che ha fatto scattare un intervento di emergenza a Cologne, in via Conchetta.

L'intervento e la scoperta

A sirene spiegate, la macchina dei soccorsi alle 13.35 è sopraggiunta sul posto, e dopo aver verificato i fatti, la tragedia è stata infine clamorosamente derubricata a falso allarme. Perché in realtà quella sagoma a penzoloni avvistata sui cavi della corrente dai cittadini che hanno dato l’allarme (naturalmente in buona fede), non era un uomo in carne e ossa ma semplicemente un manichino, dimenticato appeso sul traliccio della media tensione, da una squadra di tecnici specializzati durante un'esercitazione. Per scoprirlo, trattandosi di un traliccio alto una ventina di metri che corre tra Palazzolo e Cologne in piena campagna, sono dovuti intervenire in forze soccorritori, con ambulanze e auto medica di Palazzolo, i carabinieri di Chiari e dei vigili del fuoco da Palazzolo. Un intervento complesso per dinamica e posizione, ma che infondo non ha rubato troppo tempo al personale specializzato, che ha accertato la verità in pochi minuti.

L'esercitazione 

Di fatto proprio in mattinata c’era stata un'esercitazione sul posto, organizzata da alcuni operatori professionali che operano in altezza sulle linee elettriche ad alta e media tensione. Il manichino non era altro che un finto operatore in difficoltà, in utilizzo ai tecnici specializzati per le esercitazioni di salvataggio.

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Il fantoccio dimenticato

A causa di una dimenticanza a fine esercitazione, il manichino è rimasto appeso e il gruppo di lavoro è andato a pranzo, lasciando quindi il finto tecnico appeso in altezza, e scatenando così senza saperlo l’allarme di alcuni residenti. Mentre il luogo del falso allarme si è riempito di forze dell’ordine e operatori sanitari, sono tornati anche gli operatori dell'esercitazione, rendendosi così conto di quanto avessero inconsapevolmente scatenato. Mortificati, hanno dato le loro spiegazioni a chi di dovere, scusandosi e dando in fondo un lieto fine alla vicenda.

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