Mario non è più super ma il CT ci riprova...

La Leonessa
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Ma com’è messa la Nazionale? A due mesi dai playoff il ct Mancini richiama Balotelli, che conosce meglio di chiunque altro. Appunto, verrebbe da aggiungere: infinite le occasioni concesse a Mario, che non è Super ormai da tempo. Si è rifugiato in Turchia per risorgere dopo l’esperienza amara con il Brescia e una toccata e fuga nel Monza, nemmeno titolare in B. Nessuno mette in dubbio le sue qualità, tutti felici di scendere in piazza se le sue prodezze porteranno al Mondiale come consentirono di sfiorare il titolo europeo. Arrivato nel 2021 senza di lui e grazie alla forza della difesa, con il muro Bonucci-Chiellini ammirato in tutto il mondo e Donnarumma portiere-fuoriclasse del torneo. Il problema dell’Italia non è Balotelli, talento bresciano indiscutibile, tesoro scoperto in una finale del Trofeo Bresciaoggi. Una carriera di alto livello, non da Pallone d’oro. Vincente ma incompiuto. Predestinato? Mancini, evidentemente, lo pensa ancora. Ma è più la convinzione o la disperazione per l’infortunio di Chiesa? Nel 2006, anno dell’ultimo titolo mondiale, in azzurro c’erano Toni, Gilardino e Inzaghi a contendersi la maglia di centravanti. Adesso ci si riduce a dover naturalizzare Joao Pedro. Con tutto il rispetto.

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