L'EVENTO

Vasco a Gardone riceve il premio del Vittoriale: «Che onore. Poeta io? Lasciamolo a D'Annunzio»/VIDEO

di Claudio Andrizzi, Natalia Danesi e Gian Paolo Laffranchi
Lunghe file e tutto esaurito per il mito del rock italiano: «Quando hanno la musica, le parole arrivano più in fretta»
Vasco Rossi con la targa del Premio Vittoriale (Only Crew)
Vasco Rossi con la targa del Premio Vittoriale (Only Crew)
Premio Vittoriale: Vasco Rossi a Gardone Riviera (Only Crew)

Il mito del rock italiano alla corte del Vate: a Gardone Riviera Vasco Rossi ha ricevuto il XV Premio del Vittoriale, riconoscimento che viene conferito dalla Fondazione a personalità di particolare spicco nei diversi ambiti della cultura. 

Vasco Rossi riceve il Premio Vittoriale a Gardone Riviera (Only Crew)

«E' stato uno scherzo...»

Alle 17.06 il Blasco fa il suo ingresso in anfiteatro introdotto dal presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri. «E' stato uno scherzo, Vasco non c'è, parlerò di decadentismo europeo...  - esordisce Guerri -. Ah, non ci siete cascati? VI presento il Komandante Vasco Rossi!». Cori, un boato, e poi lui.

Vasco Rossi al Vittoriale conversa con Giordano Bruno Guerri (Only Crew)

«Sono veramente incantato da questo posto - dice lui -. Sono onorato, molto, da un riconoscimento così importante dal punto di vista della cultura. Non sono abituato. Sono un cantautore, un autore di musica rock. Poeta? Lasciamolo a D’Annunzio. Io scrivo parole con la musica, così le chiamo. Le parole quando hanno la musica arrivano più velocemente».

«Come Bob Dylan ha preso il Nobel per la letteratura, io ho preso il Premio del Vittoriale - esulta -: vi ringrazio perché questo è un riconoscimento a noi. Al nostro popolo»:

Le file all'ingresso e l'attesa

Gli ingressi gratuiti per assistere alla cerimonia sono ovviamente andati esauriti a pochi minuti dall’apertura delle prenotazioni (i posti sono 1500). All'ingresso del Vittoriale nel primo pomeriggio lunghe le code di fan in attesa.

Al Vittoriale code di fan in attesa di Vasco Rossi (Only Crew)

Cose che succedono quando c’è di mezzo il Komandante: l’uomo che disse no persino ai Rolling Stones, quando gli chiesero di aprire i concerti italiani della band inglese. Perché in Italia, quando si parla di rock, comanda lui: lo sa bene anche il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, che insieme al Cda della Fondazione ha scelto di attribuire il prestigioso riconoscimento dell’istituzione culturale gardesana ad un personaggio «che per il suo viaggio nella vita e nella musica ha inventato la definizione di “supervissuto”, e ha costruito un genere, il rock italiano, adattando metrica, linguaggio e temi rompendo ogni schema».

Un artista che, un po’ come d’Annunzio in fondo, «ha sempre avuto il coraggio di osare e sfidare il tempo, un ribelle gentile, capace di mantenere intatta la passione, di incantare generazioni, di specchiarsi nelle proprie ombre e tornare alla luce usando la bussola dell’audacia».

Il premio

Costituito da una scultura del grande Mimmo Paladino, il Premio del Vittoriale rappresenta anche una specie di «cittadinanza onoraria» ad un ospite che ha scelto il Garda come luogo del cuore per rimettersi in forma ogni primavera prima di affrontare le fatiche dei tour estivi. Ed era il 10 luglio del 1982 quando Vasco cantò allo Stadio Comunale di Vobarno, nella sua prima esibizione in terra bresciana. Organizzato dal Gruppo Giovani Valle Sabbia, lo spettacolo venne sospeso per la pioggia: lui promise di tornare il sabato successivo per finire il concerto, e lo fece davvero.

 

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