La musica non dimentica I «treni» di Steve Reich lungo i binari del centro

di L.FER.
Il compositore Steve Reich
Il compositore Steve Reich
Il compositore Steve Reich
Il compositore Steve Reich

Anche la Fondazione Teatro Grande di Brescia partecipa alle iniziative legate al Giorno della Memoria, dedicato alle vittime della Shoah: il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e scoprendo l’orrore che tutto il mondo conosce. Oggi a partire dalle 11 e fino alle 17 sarà possibile ascoltare in filodiffusione dagli spazi del Teatro Grande una selezione di brani scelti per ricordare quelle vittime, tra le quali tra l’altro molti italiani, non solo ebrei ma anche oppositori politici, zingari, omosessuali. L’IDEA. Dalle 11 in corso Zanardelli risuoneranno due dei tre movimenti da Different Trains, un brano per quartetto d’archi e nastro del compositore americano Steve Reich. Il titolo del brano, scritto nel 1988, mette in relazione i treni con cui Reich – al’epoca della seconda guerra mondiale – prendeva per raggiungere i genitori separati tra Los Angeles e New York, e quei treni piombati che in quello stesso periodo trasportavano bambini nei campi di concentramento in Europa. I movimenti del quartetto contengono non solo parti melodiche ma anche voci registrate, i fischi dei treni in viaggio e le sirene in lontananza; tra l’altro le voci registrate appartengono a persone intervistate da Reich prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. In particolare la selezione trasmessa oggi dal Teatro Grande comprende gli ultimi due movimenti del Quartetto di Steve Reich: «Europe - During the War» contiene le voci dei tre sopravvissuti - Paul, Rachel e Rachella – che ricordano l’occupazione nazista, l’antisemitismo subito a scuola e la deportazione nei campi; in «After the War» compaiono di nuovo i suoni dei treni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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