Il sogno di
«Ice Cream» è
ora splendida realtà

di Giancarlo Chiari
Grandi e piccoli possono trovare il gusto preferito«Ice Cream» a Rovato ha aperto nel 2014 e da allora ha saputo «fare gola» a tutti i rovatesi
Grandi e piccoli possono trovare il gusto preferito«Ice Cream» a Rovato ha aperto nel 2014 e da allora ha saputo «fare gola» a tutti i rovatesi
Grandi e piccoli possono trovare il gusto preferito«Ice Cream» a Rovato ha aperto nel 2014 e da allora ha saputo «fare gola» a tutti i rovatesi
Grandi e piccoli possono trovare il gusto preferito«Ice Cream» a Rovato ha aperto nel 2014 e da allora ha saputo «fare gola» a tutti i rovatesi

Ice Cream, gelateria sotto i portici di piazza Cavour a Rovato, è nata da poco ma è già un successo. E dietro al banco c’è una figlia d’arte, Deborah Uberti, 26 anni, che ha lasciato la gelateria di Cologne del padre Raffaello, maestro gelatiere sotto il monte Orfano, per creare il suo negozio nel 2014. Da «dream» a «ice cream» quindi: da sogno la sua gelateria si è trasformata in realtà imprenditoriale che ha dato lavoro a due ragazze che lavorano con lei nel laboratorio al bancone che mette in mostra decine di gusti. La gelateria e il vicino bar Al Rivellino con la riapertura sono diventati il polo di attrazione della storica piazza porticata di Rovato.

«LA PASSIONE per il gelato - ha raccontato - è nata in casa: papà Raffaello da 30 anni nel bar gelateria della piazza di Cologne prepara gelati. A Rovato, il gelato lo faccio io, grazie a quanto ho appreso da papà, con la mia creatività e fantasia, per accontentare i gusti dei clienti». Qual è la produzione? «Creiamo gelati tenendo conto dei gusti di chi entra: ora più richiesto è il pinopinguino, un gelato fatto con Nutella e cioccolato bianco, ma tra i gusti che i clienti preferiscono c’è il gelato al pistacchio, in due varietà, la classica con il pistacchio di Bronte, l’altra con la granella del pistacchio di Ciuri che ha un gusto diverso che fa sentire il pistacchio». E se le giornate non sempre sono tutte uguali, ci sono alcuni momenti particolari in cui la gente ama prendere il gelato: «Il tardo pomeriggio, quando si riduce il caldo del mezzogiorno, e la sera quando sotto i portici c’è un po’ di fresco. Alla sera si vendono vaschette da asporto perché il gelato viene consumato a casa, mentre nel pomeriggio vanno di più coppette e coni per bambini e ragazzi».

LA GELATERIA nei mesi scorsi ha anche affrontato il periodo di chiusura per il Covid: «Come tutti abbiamo chiuso la gelateria ma abbiamo continuato a fare gelati consegnandoli a casa di chi lo chiedeva come faremo da ottobre, per tutto l’inverno portandolo a casa delle persone che non possono uscire. Il gelato è esploso in questo momento ma produciamo da sempre anche granite classiche, frullati, granite artigianali con frutta che sono più cremose, per soddisfare tutti». Quali sono i gusti che vanno per la maggiore? «Con pinopinguino, che resta il preferito dai bambini, continuano ovviamente ad essere apprezzati i gusti classici della tradizione quali nocciola, cioccolato, panna, limone, e i gusti più recenti come liquirizia, fragola, caffè, oltre a quelli che abbiamo creato con la frutta di stagione». Ma l’attenzione ai clienti si mostra anche per altri dettagli: «Abbiamo pensato anche ai celiaci - risponde sorridendo Deborah - creando gusti per quanti hanno problemi con il lattosio. La nostra è una produzione artigianale, anche i ghiaccioli sono artigianali e li produciamo con gli stessi criteri dei gelati».
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