L'INIZIATIVA DI BRESCIAOGGI.

Salò, gusto e tradizione nella «Casa del dolce»

di LUCIANO SCARPETTA
A Salò numerosi sono i frequentatori della «Casa del dolce»
A Salò numerosi sono i frequentatori della «Casa del dolce»
A Salò numerosi sono i frequentatori della «Casa del dolce»
A Salò numerosi sono i frequentatori della «Casa del dolce»

Si chiama «La Casa del dolce» ma per tutti a Salò (e non solo) è semplicemente «la gelateria» al Duomo, l'altro tempio del gusto della riviera del Parco premiato in quattro stagioni su quattro con «un cono» dalla Guida Gelaterie d'Italia del Gambero Rosso. Prosegue così il viaggio nel gusto di Bresciaoggi, all'interno del contest lanciato dal giornale per eleggere grazie ai voti dei lettori la migliore gelateria bresciana. E alla regìa del locale salodiano c'è Joseph Barone, 54enne di origini napoletane, da 30 sulla Riviera e da 20 in gelateria a Salò a conclusione di un percorso (in tutti i sensi) iniziato dopo la scuola alberghiera a Napoli per 14 anni in giro per l'Europa e poi sul lago: «Prima a Villa del Sogno a Gardone Riviera, poi a Ca de Manni a Villa di Salò e, seguendo la passione per i dolci trasmessa da un vecchio maestro di Napoli, eccomi qua adesso in gelateria». Precursore del «delivery» post Covid («Adesso va alla grande ma dieci anni fa quando provai a proporlo non erano tempi maturi») Joseph è casa & bottega tra il laboratorio (nel vicolo adiacente coadiuvato da altre 4 persone) e la gelateria dove lavorano alla «consolle» Nicoletta, Ramona e Dorina: «Si lavora 7 giorni su 7 dalle 9.30 alle 24 - racconta - in un delirio di croccante (la media è di 30 kg a settimana), pan di spagna che accompagna i semifreddi e le guarnizioni del gelato».

MANCANO in questa prima parte di stagione atipica gli stranieri ma gli italiani non si fanno certo mancare nulla in fatto di prelibatezze sotto zero e soprattutto a filiera corta, ingredienti che impreziosiscono le oltre trenta proposte al banco: «Fin dal primo giorno - spiega Barone - la gelateria si è preoccupata di proporre il meglio degli ingredienti in circolazione senza l'uso di mono e digliceridi degli acidi grassi, principali cause di tante malattie cardio vascolari». Abolita così la gamma dei coloranti e gli additivi usati in gelateria per emulsionare meglio le miscele: non è un caso se la conoscenza degli ingredienti e la capacità di bilanciarli ha consentito di fare il salto di qualità nell'Olimpo del Gambero Rosso. Tra i «mantecati freschi» più gettonati c'è il «Chinato sul Garda», cioccolato fondente 70% venezuelano impreziosito dal groppello della Cantina La Guardia di Muscoline, o lo zabaione realizzato con il passito della Cantina Franzosi. Nella personalissima hit della «Casa del dolce» spopola e non potrebbe essere altrimenti il pistacchio (con l'oro verde di Bronte) e lo yogurt di capra prodotto artigianalmente con il latte del Parco alto Garda: «Per i gusti con frutta a guscio - continua - abbiamo invece scelto di affidarci all'eccellenza utilizzando la nocciola del Piemonte Igp, la trilobata universalmente riconosciuta come migliore del mondo». La frutta utilizzata (il 50% in ogni preparazione) è solo quella di stagione: «Da noi non troverete mai la pesca tra i gusti invernali o il mandarino fra quelli estivi». Anche le granite sono solo estive: da giugno a settembre.

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