LA VITTIMA

Carol, la svolta hard dopo i viaggi e i sogni, e una morte crudele

di Daniele Bonetti

Metà italiana, metà olandese. Residente a Rescaldina, con il sogno di tornare un giorno a vivere ad Amsterdam, la città che solo tre anni fa la vide sorridente in una vacanza con suo figlio e dove ancora oggi vive il fratello Fabio. È comunque difficile collocale geograficamente la vita di Carol: appassionata di viaggi, assetata di scoperta, sempre pronta a prendere il prossimo volo. Una passione, quella per i viaggi, che nel corso della sua vita l'ha portata ad intraprendere lunghi viaggi attorno al mondo alla ricerca di nuove esperienze. Trasferte lunghissime, vacanze, che molto spesso l'hanno vista partire insieme al figlio di pochi mesi e all'ex compagno Marco, residente in un paese nella zona sud della campagna veronese.
Carol in ogni caso cresce a Busto Arsizio, frequenta il liceo Fiorini del grande comune varesotto prima di trasferirsi con la madre a Golasecca. Durante gli anni del liceo Carol non disdegna comunque di fare la valigia per conoscere nuovi posti e vivere nuove culture: Sydney, Berlino, Edimburgo, Dubai, sono i luoghi che l'hanno vista sbarcare dall'aereo con le compagne di scuola piena di entusiasmo. Una voglia di vivere che l'ha portata a scoprire i primi amori adolescenziali, sfociati poi in quello per Marco, qualche anno più di lei, residente a Isola della Scala. Si frequentano, si conoscono, si fidanzano: in quegli anni , tra il 2015 e il 2018, Carol fa la pendolare dell'amore: prende il treno da Milano, arriva a Verona per poi raggiungere la Bassa Veronese o prende l'aereo col compagno per scoprire il mondo: sono gli anni della spensieratezza ma anche dei frequenti viaggi in Cile, in Colombia, in Croazia, in Kenya. Probabilmente sono pure gli anni della felicità più vera, quella che le facevano intravedere una vita decisamente diversa da quella che poi l'ha vista suo malgrado protagonista: il periodo dei picnic a Valeggio al parco Sigurtà, dei gelati a Lazise, delle gite a San Valentino sul Garda trentino. Per Carol sembra l'anticamera di una vita felice, divenuta felicissima con l'arrivo di un figlio che inevitabilmente la porta sempre più verso Verona e sempre meno verso Milano. Una presenza ormai fissa nel territorio veronese, con il figlio che accompagna all'asilo nido e con cui condivide ogni piccola conquista di madre.

Tutto questo almeno fino alla fine del 2019, quando l'ormai 23enne sceglie di cambiare improvvisamente rotta e tornare nuovamente nel Varesotto, accanto alla madre, dove trova lavoro come commessa in una catena di negozi di profumi: prima lavora all'aeroporto della Malpensa, successivamente in un centro commerciale.
Isola della Scala e quella vita che le sembrava perfetta diventano improvvisamente lontane e sbiadite per lasciare spazio ad una nuova fase della sua esistenza in cui partecipa a qualche shooting fotografico. Valorizzare il proprio aspetto fisico diventa ad un tratto la svolta della sua vita; la pandemia spezza gli ultimi legami con il passato e la giovane inizia ad intraprendere una carriera nel mondo della pornografia, tagliando i ponti con vecchie amicizie e familiari. Prima esplora il mondo del porno a livello amatoriale creando un profilo su un sito specializzato, poi, incoraggiata da un successo insperato, con un impegno sempre più totalizzante dividendosi tra esibizioni nei locali e filmografia. Un'attività che le regala una certa notorietà in un ambiente comunque di sottobosco in cui conosce il pericolo della violenza sulle donne.

Un cambio di rotta radicale: una prospettiva inedita vissuta tenendo come punto fermo il piccolo appartamento di Rescaldina, più vicina a Milano ma non lontano da dove di fatto è cresciuta; con ogni probabilità le stanze in cui viveva nella città metropolitana sono state il teatro silenzioso della sua morte. Lei, che sognava di tornare ad Amsterdam e girare il mondo, ritrovata in una scarpata in Valcamonica. •.

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