IL DECRETO

Il super Green pass arriva il 6 dicembre: le nuove regole

Il tampone non basta per entrare in ristoranti e cinema. Sarà in vigore fino al 15 gennaio, anche in zona bianca. Nelle aree gialle e arancioni limiti solo per non vaccinati.
Speranza, Draghi e Gelmini alla conferenza stampa di illustrazione delle nuove misure ANSA
Speranza, Draghi e Gelmini alla conferenza stampa di illustrazione delle nuove misure ANSA
Speranza, Draghi e Gelmini alla conferenza stampa di illustrazione delle nuove misure ANSA
Speranza, Draghi e Gelmini alla conferenza stampa di illustrazione delle nuove misure ANSA

«Per i vaccinati sarà un Natale normale». È nella sintesi del premier Mario Draghi, l'ispirazione di fondo della nuova stretta sul Covid. Il Consiglio dei ministri approva un decreto legge che introduce, dal 6 dicembre al 15 gennaio, il cosiddetto super Green pass, ovvero il certificato verde valido solo per le persone vaccinate o guarite dal Covid. Anche in zona bianca, il tampone basterà per andare al lavoro, sui mezzi pubblici e in palestra, ma non per entrare al ristorante. E nelle regioni che passeranno in zona gialla o arancione le restrizioni varranno solo per i non vaccinati. In più arriva una stretta sui controlli e l'obbligo di vaccino anche per tutto il personale della scuola e delle forze dell'ordine, oltre che della sanità. 
La decisione serve a salvare il Natale, «prevenire» la crescita dei contagi, «dare certezze» agli operatori del turismo e a tutte le attività economiche. «Vogliamo conservare la normalità» conquistata oggi, «non vogliamo rischi - afferma Draghi - vogliamo continuare a essere aperti, andare in giro a divertirsi, acquistare, combattere la povertà, avere i ragazzi a scuola, contenti». Il premier decide di accelerare, nonostante i dati del contagio in Italia siano «sotto controllo», «i migliori in Ue».
Lo scenario in Europa è sempre più preoccupantee, e bisogna «prevenire». La Lega sia in cabina di regia che in Consiglio dei ministri mette a verbale le sue «perplessità» sull'introduzione del super Green pass (e sbarrare così le porte di cinema e discoteche ai non vaccinati) anche nelle zone bianche, a basso contagio. Ma il principio ispiratore, racconta il premier, lo hanno fornito le Regioni (a partire da quelle del centrodestra): come fare a prevenire le chiusure? La risposta è imporre lockdown solo in zona rossa, e nelle zone bianche, gialle e arancioni introdurre limitazioni agli spostamenti e altri divieti solo per i non vaccinati.
Draghi racconta anche di aver già fatto la terza dose, ma aggiunge che l'intento delle misure del governo non è «sottovalutare» i dubbi o «criminalizzare» chi non si vaccina, bensì «capire» e «convincere»: «Se questa iniziativa ha successo, se l'economia va avanti, sarà il migliore modo di conciliare persone con convinzioni diverse», afferma. E aggiunge l'auspicio che i non vaccinati «possano tornare a essere parte della società con tutti noi». Il premier assicura di non aver dovuto convincere Salvini. Mentre il Pd, con i ministri Franceschini e Orlando, sposa il nuovo decreto del governo, nel centrodestra il nervosismo è alle stelle. Tanto che Giorgetti e Gelmini sono protagonisti di un duro botta e risposta in Cdm: per il leghista che i governatori vogliono il super pass dalla zona gialla, l'azzurra ribatte che sono stati i presidenti di Regione a ispirare la misura anche in zona bianca. Ma alla fine la Lega vota sì. «Per ricucire la contrapposizione tra chi si vaccina e chi non lo fa, bisogna che il governo sia compatto», ammonisce Draghi. 

Suggerimenti