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Cani e padroni, tolleranza zero

di Lisa Cesco
LA NORMATIVA. Molti dei punti previsti dalla nuova ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute sono di fatto già applicati in Lombardia
Regole molto più rigide ma i bresciani sono già abituati: l'Asl ha registrato gli animali pericolosi

 Guinzaglio corto e museruola, alcune delle nuove regole introdotte per ridurre il rischio di morsicature
Guinzaglio corto e museruola, alcune delle nuove regole introdotte per ridurre il rischio di morsicature

 Guinzaglio corto e museruola, alcune delle nuove regole introdotte per ridurre il rischio di morsicature
Guinzaglio corto e museruola, alcune delle nuove regole introdotte per ridurre il rischio di morsicature

Obbligo di guinzaglio non più lungo di un metro e mezzo nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, museruola da mettere in caso di pericolo, raccolta degli escrementi obbligatoria, percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di apposito patentino.
Punta sulla prevenzione l'ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini per far fronte all'allarme cani pericolosi e per tutelare l'incolumità pubblica. L'ordinanza, oltre a introdurre la responsabilità civile e penale dei proprietari per danni e lesioni provocati dall'animale, prevede l'istituzione di un registro dei cani morsicatori e con problemi di comportamento a cura dei Servizi veterinari delle Asl.
A Brescia, come nel resto della Lombardia, le disposizioni previste a suo tempo dalle norme regionali sul randagismo del 2003, e applicate dalle aziende sanitarie locali, sono per alcuni profili già in linea con l'ordinanza Martini.
In Lombardia esiste già da tempo, ad esempio, un registro dei cani pericolosi: i Servizi veterinari Asl, in base alla normativa regionale, effettuano già i controlli dei cani morsicatori con una registrazione informatizzata in anagrafe canina regionale che riporta la data della morsicatura, la persona e/o l'animale aggredito, specificando anche la prognosi, se superiore o inferiore ai 20 giorni (per lesioni ripetute scatta un'ordinanza di uso congiunto di guinzaglio e museruola).
Qualche sorpresa emerge dall'esame del numero di eventi aggressivi (morsicature) registrati in anagrafe canina regionale a carico di cani residenti sul territorio dell'Asl di Brescia: al di là del clamore mediatico suscitato dai recenti casi di aggressioni canine, i numeri parlano di un decremento degli episodi di morsicature nel Bresciano. Se nel 2007 erano stati registrati 607 casi, saliti a 639 nel 2008 (con una media di 159 casi a trimestre), risulta in controtendenza il dato riferito ai primi tre mesi del 2009, con «solo» 96 eventi di morsicatura. Una casistica che dovrebbe scendere ancora con la «stretta» dell'ordinanza ministeriale, che prevede, oltre alla registrazione dei casi di aggressione dei cani, anche la valutazione degli eventi per discriminarne la portata e la pericolosità. Un miglioramento importante, visto che oggi - spiegano all'Asl - fra i casi di morsicatura vengono inseriti indistintamente anche gli episodi di cani da guardia che proteggono il domicilio morsicando intrusi entrati nella proprietà privata, o cuccioli di cani di grossa taglia che nella fase transitoria del cambio dei denti sono portati naturalmente a morsicare.
Con la nuova normativa, quindi, i Servizi veterinari accerteranno le condizioni psicofisiche dell'animale che ha aggredito persone o cose e la sua corretta gestione da parte del proprietario, e nei casi a rischio valuteranno la necessità di un intervento terapeutico comportamentale sul cane.
PER I CANI con rischio potenziale elevato di aggredire, iscritti in un apposito registro, oltre a guinzaglio e museruola scatterà l'obbligo di assicurazione di responsabilità civile per danni a terzi. Tutto questo, però, è ancora «sulla carta», in attesa delle disposizioni regionali in merito ai criteri applicativi (valutazione degli eventi) e delle linee guida ministeriali previste dall'ordinanza, che saranno emanate dal Ministero del Lavoro entro 60 giorni.
Anche per l'altra novità introdotta dalla disposizione ministeriale, l'attivazione dei corsi di formazione per i proprietari di cani, che saranno obbligatori per chi possiede cani potenzialmente pericolosi, Asl e Comuni - le realtà incaricate di promuovere i corsi in collaborazione con le associazioni veterinarie e di rilasciare apposito patentino - dovranno per ora attendere l'emanazione delle linee guida.

Lisa Cesco

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