Il nuovo rifugio per cento cani abbandonati è (quasi) realtà

di Natalia Danesi
UNA GIORNATA DI FESTA. Dove un tempo c'era il campo nomadi ora trovano spazio le attività di Sos Randagi. Nella struttura di via Girelli sono stati realizzati un magazzino, una cucina e 16 box tutti con riscaldamento. I primi animali saranno trasferiti a novembre, a dicembre l'inaugurazione. Ma manca la metà dei fondi
Rolfi con alcuni cani che da dicembre troveranno posto al rifugio
Rolfi con alcuni cani che da dicembre troveranno posto al rifugio
Rolfi con alcuni cani che da dicembre troveranno posto al rifugio
Rolfi con alcuni cani che da dicembre troveranno posto al rifugio

Una grande festa con decine di cuccioli adottati, per aiutare i loro «amici» che ancora cercano casa. L'ha ospitata ieri il nuovo canile rifugio di via Girelli, che da sogno sta per diventare realtà. I lavori sono infatti quasi al traguardo e vedranno la luce in poche settimane. Sos Randagi, l'associazione cuore del progetto, conta di poter trasferire i primi amici a quattro zampe a novembre e di aprire ufficialmente la struttura entro la fine dell'anno. Lo spazio di 4.400 metri quadri è stato ricavato dove prima sorgeva il campo nomadi abusivo (chiuso ufficialmente nell'autunno del 2009) ed è dotato di un magazzino, cucina, 16 box tutti riscaldati per il comfort degli animali.
«È UN'OPERA a servizio della cittadinanza, che l'ha molto attesa», commenta il presidente della circoscrizione Sud, Giacomo Lini, che si compiace del fatto che un'area degradata abbia trovato questa destinazione. Soddisfatto anche il vicesindaco Fabio Rolfi che richiama la prossima realizzazione di corsi di agility e di comportamento: «Qui forniremo anche un servizio, con iniziative educative per migliorare il rapporto con l'animale. L'obiettivo è  ospitare i cani, ma anchesensibilizzare la cittadinanza sul tema dell'abbandono».
A questo proposito, Simona Buffoli dell'associazione Charlie Dog che si occupa proprio della diffusione di una corretta cultura cinofila rammenta che è importante insegnare il modo corretto di comunicare con Fido: «Per alcuni bastano due o tre incontri, ma ci sono situazioni più difficili - e a volte i randagi sono tra queste - e allora ci vuole anche un anno». I cani che vengono adottati, infatti, escono spesso «spiazzati» dai rifugi e hanno bisogno di un po'di tempo per adattarsi alla vita in famiglia.
La gestione del rifugio sarà affidata naturalmente a Sos Randagi, fondata nel 2000 e composta da un team di volontari. Dal 2004 il Canile di Orzinuovi e' divenuto il canile rifugio dell'Asl di Brescia che attualmente e' l'ente preposto all'accalappio sul territorio bresciano . I cani accalappiati trascorrono 10 giorni al canile sanitario di Brescia dopo la cattura e vengono vaccinati, sverminati e microcippati, dopodichè vengono trasferiti.
«Questa nuova struttura potrà ospitarne un centinaio - spiega la responsabile dell'associazione Bianca Quinzanini -. Noi gestiamo un giro di 700 o 800 animali all'anno ma fortunatamente gli affidi sono molti, i bresciani sono generosi». In tanti sono accorsi anche ieri per la giornata di presentazione a sostegno del rifugio di via Girelli. Tanti, soprattutto, erano i cani al guinzaglio nell'area esterna alla struttura. Per lo più randagi che, dopo essere stati ospitati per un periodo al canile, finalmente hanno trovato casa.
LA FESTA PREVEDEVA una camminata a 6 zampe attraverso il Parco del Mella, l'estrazione dei premi della lotteria e una speciale premiazione, corredata da rinfresco. I partecipanti l'hanno interpretata soprattutto come un'occasione per trascorrere qualche ora all'aria aperta con i loro cuccioli. Ma è stato anche un momento di sensibilizzazione a sostegno di un progetto che non è ancora concluso. «Il preventivo iniziale di spesa era di 400mila euro e noi abbiamo fatto solo il grosso, siamo circa alla metà - confessa Quinzanini -. Confidiamo nei benefattori e speriamo che si sblocchino i fondi che la Regione ci ha promesso». Le risorse sono fondamentali per completare il rifugio e per la gestione. Chi volesse sostenere il sogno di Sos Randagi può contattare l'associazione al 3351027273.

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