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Spari contro i gatti. Sabato un'uccisione a Sale Marasino

Non sono infrequenti gli atti di barbarie sui gatti
Non sono infrequenti gli atti di barbarie sui gatti
Non sono infrequenti gli atti di barbarie sui gatti
Non sono infrequenti gli atti di barbarie sui gatti

Sabato una nuova vittima. L'ultima di una serie purtroppo non breve. Sabato un gatto è stato ucciso a fucilate a Sale Marasino. Il proprietario ha segnalato l'episodio all'Enpa riservandosi di denunciare pure l'episodio alle forze dell'ordine perchè si cerchi di individuare il responsabile.
L'UCCISIONE di sabato scorso non è l'unica. È Sara Pepi, presidente dell'Enpa di Brescia, a lanciare l'allarme. «Purtroppo il caso della scorsa settimana non è isolato, ma negli ultimi mesi segnalazioni di questo tipo si sono ripetute - spiega la presidente della sezione bresciana dell'Enpa -. Un altro gatto è stato ucciso, sempre con una fucilata, in Valcamonica. Poi sono da segnalare i casi di gatti gravemente feriti: colpiti da una rosa di pallini, spesso sparata in pieno muso, riescono a tornare a casa. Uno è tornato completamente insanguinato a casa, era il compagno di gioco di un bambino, per il piccolo è stato uno shock tremendo da cui si è ripreso a fatica».
Nello scorso aprile, ad esempio, a Bresciaoggi si era rivolta una ragazza di Pompiano: Antonietta aveva denunciato ai carabinieri di Orzinuovi l'aggressione alla sua piccola micia. Alla gatta era stato sparato un colpo a bruciapelo a pochi centimetri dal muso, un proiettile aveva perforato irrimediabilmente il bulbo sinistro dell'animale.
Ma le segnalazioni che arrivano all'Enpa, come precisa la presidente, sono solo la punta di un iceberg, perchè non tutti si rivolgono all'ente per la protezione degli animali, ma troppo spesso l'aggressione non viene nemmeno segnalata.
SAREBBE invece importante sporgere sempre denuncia alle forze dell'ordine, o comunque allertare l'ente per la protezione animale, per cercare di individuare i responsabili e anche per farsi un'idea del fenomeno.W.P.

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