«A Taste of Italy», Guido Berlucchi tra i protagonisti

C'è anche il Franciacorta targato «Guido Berlucchi» fra le sette eccellenze protagoniste del progetto «A Taste of Italy»: inserita nel più ampio programma dell'Anno della cultura italiana negli Usa, l'iniziativa ha preso il via proprio in questi giorni con un tour promozionale fra New York, Washington e Los Angeles.
L'obiettivo è quello di celebrare la grande esperienza enogastronomica del Belpaese attraverso alcuni dei suoi prodotti più amati e apprezzati all'estero: insieme alla maison di Borgonato di Cortefranca, della spedizione fanno parte brand di prestigio come San Pellegrino, Frescobaldi, Donna Fugata, Masi, Alma, oltre a uno chef come Massimo Bottura ormai riconosciuto ai vertici nel panorama dell'alta cucina internazionale.
Organizzato dal ministero degli Affari Esteri, dall'ambasciata a Washington e dai consolati italiani negli Usa, che lo hanno inaugurato lo scorso dicembre, l'evento è articolato in forma di viaggio per raccontare sapori e territori d'Italia.
All'insegna del motto «Come to Italy with US», il tour in tre cene è partito lunedì dall'International Culinary Center di New York: questa sera la missione si sposterà a Washington, nell'elegante cornice di Villa Firenze, residenza dell'ambasciatore Claudio Bisogniero che ha invitato per l'occasione numerose personalità istituzionali di spicco.
Ultimo appuntamento domenica 10 marzo, a Los Angeles, nell'esclusivo quartiere di Bel Air, dove le «bollicine» di Franciacorta e le altre produzioni coinvolte saranno ospiti del console generale, Giuseppe Perrone, in una serata alla quale saranno presenti molte celebrità del mondo artistico, cinematografico e del food and wine.
«L'Anno della Cultura italiana negli Stati Uniti è un viaggio emozionante alla scoperta della bellezza e della creatività - ha sottolineato l'ambasciatore Claudio Bisogniero -. L'enogastronomia non poteva certo mancare: la cucina nazionale è espressione di sapori e saperi, gusti e ricordi, abitudini antiche e contaminazioni sperimentali. Chi ha gusto per la cultura - ha concluso - ha la cultura del gusto».