L'ADDIO

Alla Chiesa degli artisti l'ultimo saluto a Sandra Milo: «Una donna buona, generosa e libera»

Il funerale dell'attrice e musa di Federico Fellini, scomparsa a 90 anni. Tanti gli amici e colleghi che si sono riuniti per la cerimonia, da Mara Venier a Michele Placido, da Vladimir Luxuria a Valeria Marini
Il feretro di Sandra Milo, nella chiesa degli Artisti
Il feretro di Sandra Milo, nella chiesa degli Artisti
Sandra Milo, il feretro dell'attrice lascia la chiesa degli artisti tra gli applausi

Molti amici questa mattina hanno voluto salutare per l'ultima volta Sandra Milo, scomparsa lunedì a novant'anni. Tra loro Valeria Marini, Vladimir Luxuria, Alberto Matano, Mara Venier, Michele Placido, Gloria Guida, Jane Alexander, Eleonora Daniele.

Davanti alla Chiesa degli artisti di Piazza del Popolo una corona di fiori di Rita Pavone: «Cara Sandra, mi rimani nel cuore», di Cinecittà e della redazione di Verissimo.

Accanto alla bara, ricoperta di rose bianche, una foto dell'attrice, l'effigie di Padre Pio e una Madonnina con l'acqua benedetta di Lourdes. Tra i banchi i figli Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis. Per il suo ultimo viaggio l'attrice ha indossato un abito bianco a cui era molto legata e gli inseparabili tacchi a spillo. Gremita la chiesa, molti cittadini comuni hanno potuto partecipare alle esequie solo esternamente tributando un lungo applauso alla musa di Federico Fellini, sia all'ingresso che all'uscita.

Il funerale di Sandra Milo

I ricordi degli amici

«Ho ricordi meravigliosi, anche con Fellini, qua vicino. E poi giornate passate assieme nei convivi, nelle feste o ai festival del cinema. Ma la cosa che sottolineo di più di Sandra Milo era la sua generosità: donare, nella vita lo ha fatto fino all'ultimo»., ricorda Michele Placido.

«L'ho avuta ospite nella prima puntata di una mia trasmissione - racconta poco più in là Maria Grazia Cucinotta - Non si sapeva come sarebbe andata, ma lei mi ha detto subito "si". Il suo insegnamento? L'amore, la pace, la generosità. Non era invidiosa ma amava tutti. E metteva pace ovunque. Non aveva mai una parola cattiva neanche nei confronti di chi di male ne aveva fatto tanto. Era veramente un esempio oltre ad aver fatto dei film che resteranno nella storia del cinema italiano. E forse non è stata riconosciuta come doveva».

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«Era una donna meravigliosa, unica, stupenda come donna, come mamma ed è un'icona del cinema - ricorda Valeria Marini -. Se ne è andata da questa vita - dice - ma sarà sempre con noi e nella nostra memoria. L'amore per Fellini? Giustamente un grande regista come lui aveva scelto lei come Musa. Sandra era unica e le donne uniche rimangono icone per sempre».

Commosso anche l'omaggio di Mara Venier: «Le volevo bene e lei voleva bene a me. I ricordi sono tantissimi, le volevamo bene. Era una donna gentile, generosa, molto presente nell'amicizia. Ogni tanto mi telefonava e mi diceva: è da tanto che non ci sentiamo, volevo dirti che ti voglio bene. Noi siamo qua - dice tra la piccola folla di ammiratori radunati nella piazza - perché le vogliamo molto bene. Era una donna libera, ha insegnato ad essere libere anche ad altre donne. Questa è la cosa più importante».

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