Zaino in spalla

Cima Pissola: il panorama stupendo amato da scialpinisti e ciaspolatori

di Fausto Camerini
Il traguardo Sugli ampi pendii si sale verso Cima Pissola
Il traguardo Sugli ampi pendii si sale verso Cima Pissola
Il traguardo Sugli ampi pendii si sale verso Cima Pissola
Il traguardo Sugli ampi pendii si sale verso Cima Pissola

Cima Pissola è una delle mete più amate dagli scialpinisti ed è frequentatissima anche dai bresciani. Una classica salita, poco impegnativa, molto panoramica su pendii quasi sempre abbastanza larghi e aperti e di dolce pendenza. Una salita frequentata anche dai ciaspolatori. Ci troviamo nella fetta sudorientale del gruppo dell'Adamello che sconfina in Trentino e scende verso il Chiese e le Valli Giudicarie.

Il panorama

Stupendo da lassù il panorama verso le altre cime adamelline, le fantastiche dolomiti di Brenta, le Alpi di Ledro ed i più modesti ma altrettanto affascinanti Monti del lago di Garda. È singolare e poco professionale come alcuni siti internet confondano Cima Pissola con la vicina Cima Marese chiamandole con lo stesso nome: basta consultare una carta o la cosiddetta «bibbia degli alpinisti», il volume «Adamello» del Club Alpino Italiano e del Touring Club scritto da Pericle Sacchi per non avere dubbi in materia.

Il percorso 

Per raggiungere il nostro traguardo si parte da una località chiamata Boniprati, nei pressi dello Chalet Chapeau (B&B e bar) di Angela Roberti, del Rifugio Lupi di Toscana o, più avanti, nei pressi dell'Albergo Ristorante Boniprati, che si raggiunge in auto. Verso occidente si ergono sopra di noi a calamitare i nostri sguardi gli innevati i pendii della nostra meta. Da qui si sale direttamente in direzione Ovest lungo il pendio in parte boscoso oppure, con percorso meno faticoso ma più lungo, seguire la traccia della strada che con alcuni zigzag arriva a Malga Table dove d'estate si vendono prodotti locali, situata ai piedi dell'erta finale. Già qui lo sguardo spazia verso il Monte Cadria e sulle montagne gardesane.

Leggi anche
Da Bazena al passo Crocedomini: una ciaspolata impegnativa

Si sale subito dietro la malga percorrendo l'aperto pendio, sempre in direzione Ovest. Si percorre poi un breve tratto nel bosco e si passa accanto al monumento ai soldati della Brigata Lupi di Toscana che durante la Grande Guerra stazionarono a lungo nelle trincee di Cima Pissola. Non visitabili ovviamente in inverno, perchè coperte dalla neve, nella bella stagione meritano una visita. Mantenendo sempre la direzione verso Ovest si continua a risalire direttamente il pendio ora un poco più dolce; si esce dal bosco mentre ad ogni passo l'orizzonte si allarga offrendoci la vista di nuove montagne.

Leggi anche
Monte Bazena e Passo Crocedomini: i panorami mozzafiato dell'Adamello

Si rimonta sulla cresta finale che, pochissimo ripida, ci porta alla croce della vetta di Cima Pissola sulla quale si trova anche la ricostruzione di un osservatorio della guerra. Si torna lungo lo stesso percorso di salita. L'ascensione a Cima Pissola può essere tranquillamente fatta anche con le ciaspole; il tempo è all'incirca il medesimo. Il ritorno con gli sci è da considerare molto più veloce. 

Suggerimenti