Tra i due contendenti Federico Manzoni e Valter Muchetti dopodomani potrebbe spuntare un terzo a sorpresa? Pare che l’assessore al Bilancio, Fabio Capra, sia intenzionato a proporsi come candidato sindaco durante l’assemblea cittadina del Partito Democratico. Mercoledì il Pd si appresta a svolgere la selezione interna per l’individuazione del candidato sindaco da proporre agli alleati della coalizione.
Trasferire il dibattito ad un confronto sui programmi
Dopo il passo a lato (disponibilità sì, ma solo al tavolo della coalizione) di Giovanni Comboni, il testa a testa all’ultimo voto sembrava circoscritto ai Federico Manzoni e Valter Muchetti. Ma appunto nelle ultime ore va prendendo corpo quest’altra ipotesi, che vede coinvolto l’assessore al Bilancio.
Il sindaco Del Bono non ha mai fatto il suo nome, al contrario di Muchetti e Manzoni non lo ha mai inserito nella rosa dei papabili. Una scelta che non sarebbe stata gradita fino in fondo all’assessore al Bilancio. Se un altro nome è mai stato fatto dal sindaco, pescando nella sua Giunta, è semmai quello di Castelletti. Secondo indiscrezioni ciò che starebbe spingendo al passo in avanti Capra sarebbe la volontà di trasferire la discussione da un dibattito sui nomi ad un confronto sui programmi.
Il rischio: voto in assemblea ulteriormente frazionato
Nonché l’intenzione di porre fine ad un dualismo acceso che sta sfibrando il partito e di riflesso la coalizione. Persone a lui vicine fanno capire che l’assessore al Bilancio si presenterà alla seduta di mercoledì in prima battuta per ascoltare, pronto a proporsi come candidato di mediazione qualora lo scontro Manzoni-Muchetti si facesse aspro.
Un rischio segnalato da più parti è che una terza candidatura autorevole possa frazionare ulteriormente il voto in assemblea, riducendo il consenso del candidato vincitore e di conseguenza indebolendo anche la proposta che il Pd avanzerà al tavolo del centro-sinistra. Il candidato sindaco indicato dall’assemblea del 9 novembre dovrà infatti, come noto, passare al vaglio del tavolo della coalizione.
Una decisione che non accontenta tutto il gruppo consiliare
Ma ci sono altri problemi all’orizzonte. Pare anche in Loggia qualche contraccolpo potrebbe esserci, visto che una parte del gruppo consiliare non sarebbe particolarmente felice del passo in avanti di Capra. Sempre più il Pd cittadino appare stretto tra chi non teme che il partito si possa prendere ancora del tempo, prorogando il momento delle scelte anche al limite del confronto con gli alleati, e chi invece investe fortemente sull’assemblea di mercoledì.
L’impressione è che il 9 novembre non sarà affatto un punto risolutivo, ma anzi che possa diventare l’inizio di una fase di ulteriori rivalità interne. In vista del confronto in una coalizione dal perimetro assai incerto, urge che i democratici mettano ordine nei propri pensieri e facciano chiarezza.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA