il caso

Bomba nello zaino e scatta l'allarme: ecco cosa è accaduto a Orzinuovi

di Riccardo Caffi
Il paziente del centro psicosociale si è presentato dalla sua psichiatra e avrebbe affermato: «Voglio vendicarmi sui bambini che non mi hanno fatto giocare»
Le vie in prossimità della struttura di cura sono state evacuateLa zona del centro psicosociale è stata transennata dagli artificieri dei carabinieri per quattro oreIn via De Gasperi l’allarme bomba è scattato poco dopo mezzogiorno
Le vie in prossimità della struttura di cura sono state evacuateLa zona del centro psicosociale è stata transennata dagli artificieri dei carabinieri per quattro oreIn via De Gasperi l’allarme bomba è scattato poco dopo mezzogiorno
Allarme pacco bomba a Orzinuovi, la zona evacuata dalle forze dell'ordine in azione

Un allarme bomba ha tenuto per l’intero pomeriggio di giovedì  in apprensione la comunità di Orzinuovi. Un paziente del centro psicosociale si è presentato davanti alla psichiatra che lo ha in cura, affermando di custodire un ordigno dentro ad una borsa. I carabinieri hanno preso in custodia l’uomo e lo hanno trasferito in caserma. Evacuato lo stabile, è stata bloccata anche la viabilità in attesa dell’arrivo degli artificieri. Dopo quattro ore è stata messa in sicurezza la bomba rudimentale, ma potenzialmente pericolosa.

La minaccia dell'uomo con l'ordigno 

«Voglio far esplodere il campo da calcio dove da bambino non mi facevano giocare» avrebbe affermato il paziente di psichiatria. L’ordigno, composto da polvere di petardi e «ben confezionato» è stato neutralizzato.

Quando è scattato l'allarme bomba

Tutto è cominciato poco dopo mezzogiorno quando un giovane di Borgo San Giacomo, in cura al Centro psico sociale, si è presentato ai medici che lo assistono con uno zaino dal quale ha estratto un ordigno rudimentale pronto ad esplodere. Una bomba con la quale pare che il paziente volesse ottenere il rispetto dei compagni di gioco, mettendo fine agli insopportabili sbeffeggiamenti.

Una bomba realizzata in modo artigianale

È arrivato a Orzinuovi verso mezzogiorno, ha parcheggiato l'automobile ai giardini del parco Antonio De Gasperi, è sceso e si è caricato lo zaino in spalla. Dentro la bomba artigianale che lui stesso si sarebbe fabbricato miscelando appunto la polvere pirica estratta da petardi e mortaretti.

Arrivato al Cps ha posato l'ordigno davanti a medico e infermiere

Ha attraversato piazza Vittorio Emanuele ed ha imboccato via Galilei, percorrendola, oltre l'ospedale, fino all'incrocio con viale Piave e alla palazzina del Cps. È entrato e davanti al medico e all'infermiere ha posato sul tavolo lo zaino e lo ha aperto spiegando agli operatori increduli che quella era una bomba e che era pronto a farla esplodere come atto dimostrativo nei confronti dei compagni di gioco, che devono cambiare tono e atteggiamento nei suoi confronti.

I sanitari in servizio non hanno perso la calma, ma subito è scattato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Orzinuovi, i colleghi dell'aliquota Primo Intervento di Brescia, i Vigili del fuoco e un’ambulanza della Croce Verde.

Dall'allarme all'arrivo degli artificieri 

Il giovane è stato preso in custodia dagli uomini dell'Arma e portato in caserma a Orzinuovi, mentre una pattuglia di carabinieri, intervenuta con i cani in grado di fiutare gli esplosivi poneva sotto sequestro l'automobile del ragazzo parcheggiata ai giardini. In attesa dell'intervento del nucleo Artificieri Antisabotaggio di Milano, il Cps e tutte le abitazioni vicine, sui lati e dirimpetto alla villetta, venivano fatti evacuare e via Galilei e viale Piave venivano chiuse per precauzione, perché l'ordigno, per quanto rudimentale, avrebbe potuto costituire un pericolo effettivo e avrebbe potuto esplodere in qualsiasi momento. Verso le 15,30 sono arrivati gli artificieri che sono stati impegnati un'ora buona per disinnescare l'ordigno. Poi le strade sono state riaperte, gli orceani evacuati hanno potuto rientrare nelle loro case e gli operatori del Cps hanno ripreso il lavoro.

Il Centro psicosociale realizza dal 1990 il progetto di Riabilitazione Psichiatrica per pazienti psicotici dei 15 comuni della Bassa occidentale. Vi prestano servizio, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17, due medici, due infermieri e uno psicologo. •.

Suggerimenti